Politica

Scuola, Manciano Comune Aperto: «Dove sono finite le promesse del sindaco Galli?»

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MANCIANO – «Si parla tanto di edilizia scolastica e della sua importante messa in sicurezza, anzi, negli ultimi mesi è diventato un’argomento cavallo di battaglia del governo Renzi, ma pare che a Manciano la scuola sia passata in secondo piano rispetto alle sue vere esigenze, la sicurezza in primis». A parlare la lista civica Manciano Comune Aperto. «Giorni fa, alcuni genitori delusi dalle promesse di chi si era preso certi impegni all’interno dell’amministrazione Galli, ci hanno contattato esponendoci il problema. L’attuale amministrazione Galli ha inserito nel bilancio comunale un importo pari a 125mila euro, importo destinato per l’anno 2014 al capitolo manutenzione straordinaria per le scuole medie ed elementari. La cifra stanziata serve alla sostituzione totale dei vetri delle finestre non più a norma di sicurezza, alla revisione dell’impianto di riscaldamento e alla realizzazione di una pensilina esterna; lavori che dovevano essere realizzati al termine dell’anno scolastico 2013-2014».

«Ad oggi di questi lavori non si è visto neanche l’ombra – sottolinea Comune Aperto che chiede al sindaco Galli e l’assessore al bilancio Detti – che fine hanno fatto i lavori di manutenzione scolastica promessi in una riunione tenutasi mesi fa. Lavori promessi e da far realizzare entro la metà dell’estate, ma che ad oggi ancora non si vedono. Inoltre ci risulta che non sono state neppure eseguite le manutenzioni ordinarie come imbiancatura e manutenzione del decoro esterno, opere da realizzare con il personale del Comune, che a quanto pare, come ci risulta, è stato impegnato per molto tempo ad assistere gli eventi del Vivamus tralasciando la manutenzione ordinaria. Non è che per dare la precedenza al “FantaVivamus” e ai “FantaClick” si è sacrificato opere più importanti per la comunità, come appunto la scuola e la sua sicurezza? Quella stessa scuola per la quale l’attuale governo Renzi aveva promesso una pioggia di soldi, ma di cui in realtà non si è visto nulla, tranne qualche briciola caduta in qua e in la per l’Italia. Il rischio – conclude – è che i ragazzi a settembre tornino a scuola con gli ombrelli aperti e le finestre sigillate dal nastro adesivo perché non a norma».

 

 

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