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di Barbara Farnetani — Tweet to @Babi_Farnetani
GAVORRANO – Non è stata soppressa la stagione del Teatro delle Rocce, anzi, se entrerà un altro sponsor, non avrà nulla da invidiare alle stagioni passate. Questo almeno, per sommi capi, quanto dichiara il sindaco di Gavorrano Elisabetta Iacomelli, che ci tiene a smentire in maniera decisa quanto apparso nei giorni scorsi sulla stampa e quanto affermato dall’opposizione.
«Quello che è stato riportato sulla stampa non corrisponde a verità – precisa Iacomelli – non abbiamo mai pensato di non fare una stagione teatrale, anzi avevamo già un programma prima del commissariamento, Daniele Tonini nella qualità di assessore al bilancio ha centellinato le risorse proprio per metterle a disposizione». Poi Iacomelli attacca: «Nell’interrogazione l’opposizione si è accorta che i musei erano chiusi. Eppure erano, peraltro stranamente, presenti anche loro quando in Consiglio comunale fu adottata la delibera all’Istituzione Gavorrano Idea, che non ha risorse proprie, delle somme destinate ai musei. I musei sono chiusi da dicembre, il commissario non aveva risorse e li chiuse. Questi cinque mesi di commissariamento non hanno fatto bene a nessuno». «Per noi la cultura è prioritaria – sottolinea ancora il primo cittadino -. Vogliamo valorizzare il sito di Ravi Marchi in cui quando c’erano i verificatori Unesco abbiamo rimesso in scena lo spettacolo “Rivolta e pietas” e siamo impegnati con la Cets, la Carta europea del turismo sostenibile. Quel che è certo è che la stagione teatrale si farà. Non vogliamo anticipare nulla, il 12 d’agosto ci sarà la serata gastronomica Calici di Stelle, poi gli spettacoli del Grey cat e ancora concerti e teatro. Chiudere il teatro sarebbe deleterio e lo vedrei anche come una sconfitta personale».
Iacomelli racconta poi del progetto di commercianti e ristoratori che vogliono organizzare una sera a Ravi Marchi, forse a settembre, e di un direttore artistico di Roma che all’anfiteatro vorrebe portare un piccolo festival da ripetere ogni anno. «Il fatto che la Fondazione MpS non eroghi più fondi significa dover cercare sponsorizzazioni altrove – ricorda il sindaco -. Abbiamo già fatto alcuni incontri in regione e preso appuntamento con il Ministero per alcuni progetti culturali ma anche sportivi». «Il giorno dell’arrivo dei commissari Unesco siamo andati personalmente, alle 5 di mattina, con Arci caccia a falciare l’erba a Ravi Marchi». Afferma Elisabetta Iacomelli come per dire “i soldi son pochi ma l’impegno c’è”. Per un buon cartellone servono 60 mila euro, non pochi in un periodo di vacche magre, soldi che vengono in genere da sponsorizzazioni anche perché dai biglietti viene solo una minima parte di quanto investito.
Per quanto riguarda la tassa di soggiorno invece degli 80 mila euro che ne sono derivati, «28 mila sono serviti per i musei – afferma l’assessore Daniele Tonini – il resto sono stati ripartiti come prevede la legge, anche per la cura del verde pubblico». «La stagione teatrale e importante ci vogliamo investire che per il futuro – afferma Giuseppe De Biase presidente di Gavorrano Idea – ma ci dobbiamo prendere le nostre responsabilità: oltre alla cultura c’è il sociale e dunque bisogna essere bravi ad incastrare». Quello che Iacomelli vuole precisare è che la scelta di fare la stagione «non viene dall’interrogazione dell’opposizione, ma era una cosa già programmata».