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di Barbara Farnetani
GROSSETO – Un sistema antirapina che mette in rete i negozi e li collega 24 ore si 24 alla Questura, un grande fratello benevolo che controlla e vigili sulla sicurezza e interviene in caso di intrusioni o rapine. È il sistema di videosorveglianza antirapina che prenderà il via il 22 giugno prossimo grazie alla sinergia tra Camera di commercio, Questura, Prefettura, Rete imprese Italia e Provincia. Il protocollo, le cui prime basi erano state gettare nel 2003, ha avuto un’accelerata negli ultimi mesi. Proprio in questi giorni verrà installata una consolle presso la Questura che consentirà di tenere d’occhio sino ad otto telecamere in contemporanea. Le telecametre. La notte, si attiveranno quando scatterà l’allarme negli esercizi commerciali, mentre di giorno, in caso di rapina, sarà il negoziante ad attivarle con un telecomando.
Il presidente della camera di commercio Giovanni Lamioni ha sottolineato il positivo clima di collaborazione che c’è in provincia di Grosseto. «Dalle associazioni di categoria di commercianti e artigiani è emersa la richiesta di garantire una maggior protezione specie in un momento di crisi come questo, in cui aumentano problemi di criminalità e microcriminalità». Il questore Michele Laratta ha ricordato come la Questura di Grosseto sia la prima, in Toscana, a dotarsi di questo sistema di sorveglianza «La Camera di commercio ci ha fornito di un posto operatore con doppio monitor a più canali e la possibile gestione di più vicende, dove confluiranno dagli esercizi commerciali tutte le immagini. Questo sistema consente una doppia sicurezza: controllare l’incolumità dell’esercente ma anche dell’operatore che viene informato dalla sala operativa di cosa stia avvenendo all’interno del negozio. Stiamo organizzando incontri in Questura con commercianti per insegnagli come usarlo».
«Questa iniziativa – ha affermato il prefetto Anna Maria Manzone – sottolinea la grande collaborazione tra istituzioni e realtà del territorio. Chi vorrà potrà dotarsi di un sistema di allarme collegato con la Questura. La sicurezza e un bene che può essere difeso e tutelato solo grazie al contributo di tutti anche dei cittadini. Noi faremo la nostra parte per diffondrlo presso gli esercenti della provincia. Ho dato anche la disponibilità della Prefettura a fare rete e coinvolgere gli istituti di credito per ottenere finanziamenti che agevolino i commercianti a dotarsi di sistema di video allarme». Unb sistema di videoallarme può partire anche da prezzi modici, 700-800 euro, e sarà anche possibile, per chi già lo ha, adeguarlo e collegarsi con la Questura.
Michela Hublitz, presidente di rete imprese Italia si è detta soddisfatta «della collaborazione attiva tra Camera di commercio e istituzioni. La sicurezza non deve essere pensata come un bene garantito solo da organi di Stato. Non bisogna solo prevenire i reati e sanzionarli ma creare una fruizione migliore del territorio. La delinquenza è agevolata non solo dalla crisi e dai tagli alle forze dell’ordine ma anche da una desertificazione dei centri storici della nostra città. Ci sono più furti dove sono stati chiusi i negozi per crisi. La vivacità della città tiene lontana la delinquenza è un deterrente. Più la città offre servizi e più i cittadini sono portati a viverla. I pagamenti con moneta elettronica sono un deterrente nei confronti dei furti e dei saccheggi. Per avvantaggiare le aziende però c’e bisogno di agevolazioni e incentivi».
La consolle della Questura sarà in rete grazie a Netspring il servizio informatico della Provincia «Aldilà della connessione dedicata – afferma il presidente della Provincia leonardo Marras – c’è la soddisfazione di mettere a disposizione una infrastruttura pubblica, i 160 chilometri di fibra sono un patrimonio del territorio e questo è l’esempio delle tante applicazioni che potrebbe avere». Marras ha poi sottolineato come a Grosseto le riunioni sulla sicurezza siano state molto più concrete di quel che succede altrove. «Le aree più deboli sono quelle meno controllate e presidiate».
Entro il 22 il sistema di controllo sarà installato in Questura poi la palla passa ai commercianti: l’obiettivo è di mettere in rete tutta la provincia.