Attualità

Terme dell’Osa, da sogno a progetto. Aperture sul nuovo polo turistico

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di Sabino Zuppa

FONTEBLANDA – Ritorno di fiamma sulle terme dell’Osa, la sorgente sulfurea posta vicino al mare ed alla frazione di Fonteblanda che nel decennio passato sembrava destinata a diventare una realtà termale in grado di impensierire le altre più blasonate del grossetano.

Ieri sera, infatti, si è svolta presso il ristorante Fontermosa, posto proprio davanti ai resti del cantiere abbandonato che riguardava la costruzione dello stabilimento termale, una riunione informale tra il sindaco Monica Paffetti e molti imprenditori locali attivi sia nel settore turistico che in quello agricolo ed edilizio. Un incontro, cui hanno partecipato anche personaggi politici vicini all’amministrazione oltre all’assessore all’ambiente Mauro Barbini, che dal numero delle adesioni sembrerebbe aver dimostrato che la volontà di creare un nuovo polo turistico alternativo non sarebbe definitivamente tramontata: il problema rimane quello di risolvere le questioni riguardanti il passato.

La concessione per lo sfruttamento delle terme dell’Osa è stata infatti assegnata diversi anni fa durante l’amministrazione di centro destra, ma si sono poi verificate tutta una serie di circostanze negative che sono confluite in una serie di contenziosi che attualmente bloccano qualsiasi tipo di iniziativa. E proprio questo sembrerebbe l’unico input uscito dall’incontro di ieri sera, ossia cercare di capire se è possibile risolvere le questioni pregresse ed aprire eventualmente una altra pagina di turismo in terra lagunare.

Una località quella delle terme dell’Osa sul cui sfruttamento pendono come una spada di Damocle anche le sorti del passaggio dell’autostrada Tirrenica in territorio orbetellano. Nelle varie relazioni tecniche che hanno accompagnato le varie ipotesi sul lotto 5b che va da Fonteblanda ad Ansedonia, in realtà è sempre stata inserita una nota di tutela sulla zona termale dell’Osa: ma apapre chiaro la reale localizzazione del corridoio autostradale potrebbe comunque influenzare la nuova attività turistica che si dovrebbe andare a porre in essere.

 

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