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Geoparco sempre più internazionale: nuovi riconoscimenti Unesco e carta europea turismo

GAVORRANO –  I prossimi 20 giorni saranno cruciali per il geoparco delle Colline Metallifere. Il Tuscan Mining Geopark sarà infatti sottoposto a due esami importanti: la chiusura (con verifica) del lungo percorso di accreditamento Cets e la riconferma nell’European geoparks network (Egn), la rete globale dei geoparchi Unesco. Due riconoscimenti internazionali ai quali il presidente Luca Agresti, il consiglio, il direttore Alessandra Casini e lo staff del geoparco stanno lavorando da tempo.

La rete europea dei geoparchi – Il primo appuntamento – dal 18 al 20 giugno – è rappresentato dall’esame dei commissari dell’Egn. Dall’ottobre 2010 (Lesvos  – Grecia) il geoparco delle Colline Metallifere fa parte infatti dell’European Geoparks Network, una rete, uno strumento strategico per rilanciare i valori identitari che trovano espressione nel paesaggio come prodotto evolutivo dell’interazione tra fattori naturali e culturali.

E in questi 4 anni il geoparco si è impegnato a fondo nel tentativo di mettere in rete tutti gli attori attorno ad una “idea forza” di sviluppo locale integrato e sostenibile. Adesso viene sottoposto ad un controllo, tramite la visita di 2 ispettori-validatori (l’irlandese John Galloway del Copper Coast Geopark e l’inglese Chris Woodley-Stewart del North-Pennines Geopark) per esaminare se gli tutti gli standard sono stati rispettati. Ogni anno, dal 2010 ad oggi, è stato predisposto un piano di attività che ha permesso la realizzazione di un programma di investimenti e di attività finalizzate alla valorizzazione e fruizione del patrimonio geologico del Parco, in relazione con i percorsi tematici già presenti quali gli itinerari geologici, naturalistici, archeominerari e di archeologia industriale.

Tutto questo grazie anche a una convenzione con il Dipartimento di Scienze Fisiche della Terra e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Siena. Il Forum dei Geoparchi Italiani e la Rete Europea attraverso report e meeting semestrali hanno puntualmente monitorato e migliorato questo programma attraverso lo scambio di esperienze con altre realtà europee.

Carta europea del turismo sostenibile – Il secondo appuntamento – dal 30 giugno al 2 luglio –  è con il verificatore inviato nelle Colline Metallifere da Europarc Federation – la dottoressa Monica Herrera-Pavia Le azioni propedeutiche all’acquisizione della Cets si sono concluse nei mesi scorsi, con l’invio della documentazione raccolta e prodotta nel corso del 2013. La presentazione ufficiale della candidatura del geoparco all’accreditamento Cets ha ottenuto particolare gradimento.. Un mese fa è stato indicato il nominativo del valutatore del processo, poi fissata la data della visita che dovrà stabilire se il parco delle Colline Metallifere potrà ottenere la certificazione della Carta europea del turismo sostenibile.

 

Il percorso Cets, seguito dall’istruttore Fabrizio Santini (per il geoparco) e dal dottor Luca Dalla Libera di Federparchi- Europarc Italia,  è durato 9 mesi, tra marzo e dicembre dell’anno scorso. Nove mesi di incontri con la partecipazione e il coinvolgimento di centinaia di persone tra amministratori, operatori economici del comprensorio e comuni cittadini.

“La Carta europea per il turismo sostenibile nelle aree protette – commenta il presidente Luca Agresti – è la certificazione di un metodo che deve  stimolarci a una migliore gestione del nostro parco, a partire dalle relazioni con i privati, per un vero sviluppo a fini  turistici. Il caposaldo delle nostre attività, per i prossimi 5 anni, sarà quindi la collaborazione tra tutte le parti interessate per sviluppare strategie comuni e un piano d’azione integrato, partendo appunto dalle proposte fatte negli ultimi mesi. Puntiamo a una migliore gestione del turismo a favore dell’ambiente, della qualità della vita dei residenti, delle imprese e dei visitatori. Abbiamo credenziali importanti e ci teniamo davvero  a ottenere questo riconoscimento, che si aggiungerebbe al riconoscemento Eden come Destinazione europea d’eccellenza e alla presenza nell’European and Global Geoparks network (Eggn), la rete europea e globale dei geoparchi sotto gli auspici dell’Unesco, di cui avremo presto la rivalidazione”.

“Nel corso degli incontri e dei forum sono emersi molti input per valorizzare risorse e servizi –conclude il direttore Casini – la novità di questo metodo è appunto quella di far conoscere ed incentivare la partecipazione in chiunque abbia un’idea, un piccolo progetto. L’importante è fare rete e avere intenti comuni e in particolare  che l’idea geoparco sia veramente un modo nuovo di vivere il proprio territorio e fare turismo avendo a cuore il patrimonio culturale e ambientale. Adesso si tratta di mettere le gambe ai 46 progetti presentati, compatibilmente con le risorse a disposizione. Se passiamo l’esame, tra 15 giorni, avremo di fronte a noi i prossimi 5 anni per lavorare”.

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