Cronaca

Auto in fiamme, il piromane colpisce ancora. I residenti: «Siamo terrorizzati» – FOTO e MAPPA INCENDI

di Lorenzo Falconi —

GROSSETO – Ancora auto in fiamme a Barbanella, in una zona della città colpita per la decima volta da episodi simili. E’ caccia al piromane nel quartiere, senza mezzi termini, anche perché le dinamiche e l’orario di azione sono sempre le stesse. Episodi troppo ravvicinati nel tempo, troppo circoscritti come raggio d’azione, e troppo uguali tra loro, con auto o motorini bruciati sotto i porticati dei palazzi. L’ultimo episodio in ordine di tempo è avvenuto ieri sera intorno alle 22.30, in via Vanni, quando, sotto il civico numero 3, una Punto ha iniziato a bruciare.

«Abbiamo sentito un botto – racconta una signora che abita nel palazzo – e subito abbiamo intuito di cosa si trattava. Ormai in questa zona viviamo con l’angoscia delle macchine che bruciano sotto le nostre case». «Ero appena rientrato in casa – spiega un altro residente -, stavo guardando la televisione con le cuffie, ma quel botto è stato così forte che l’ho sentito bene. Sono sceso in strada e l’auto che stava bruciando era parcheggiata accanto alla mia. Per evitare il peggio ho rotto il finestrino, perché non avrei fatto in tempo a tornare in casa per prendere le chiavi dell’auto, e poi l’ho spostata prima che prendesse fuoco e facesse la stessa fine dell’altra». Altri residenti raccontano il loro spavento: «Una situazione di estremo pericolo, perché quell’auto stava bruciando proprio sotto i nostri piedi. Con gli estintori che avevamo nel palazzo, abbiamo cercato di contenere le fiamme prima del pronto intervento dei Vigili del Fuoco che hanno definitivamente spento l’incendio».

L’auto che ha preso fuoco è di proprietà di un signore anziano, ma ciò che inquieta i residenti della zona, è il ripetersi della dinamica, sempre nello stesso orario, sempre con incendi appiccati nei confronti dei mezzi parcheggiati sotto i porticati. «Per diversi mesi ho parcheggiato l’auto in strada, lontano da casa – afferma un residente del posto -, ma le vie del nostro quartiere sono strette e prima o poi capita di tornare a parcheggiare sotto le nostre abitazioni». «Ormai viviamo nel terrore – aggiunge un’altra signora che osserva la macchina distrutta dall’incendio -, ci pare impossibile che in termini di sicurezza non si possa fare qualcosa. Gli episodi iniziano a essere troppo numerosi e si verificano intorno alle 10 di sera, possibile che non si possa intervenire? Non viviamo più tranquillamente». C’è anche chi ipotizza delle ronde per cercare di controllare il fenomeno, o quanto meno arrivare a eventuali segnalazioni, ma la proposta incontra perplessità: «In questa zona ci sono molti anziani, non possono certo scendere in strada a fare i controlli nel nome della sicurezza, sarebbe troppo pericoloso». Resta il fatto che dieci incendi in cinque mesi, ma soprattutto nel raggio di pochi metri (come indicato dalla mappa qui sotto), non fanno dormire sonni tranquilli agli abitanti della zona.

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