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L’Arma ricorda Antonio Santarelli, il carabiniere ucciso da 4 giovani dopo un rave party

PITIGLIANO – Una messa, la benedizione della tomba e una corona per ricordare il sacrificio di Antonio Santarelli, il carabiniere morto dopo un’aggressione avvenuta tre anni, il 25 aprile 2011, da alcuni ragazzi all’uscita da un rave party. L’Arma dei Carabinieri ha voluto così ricordare, questa mattina, uno dei propri morti. «Ben 126 sono i Carabinieri caduti in servizio dal dopoguerra ad oggi. Fra questi eroi vi è il vice brigadiere Antonio Santarelli» ha ricordato il vice comandante Generale dell’Arma Tullio del Sette.

Santarelli, che resto a lungo in coma, morì un anno dopo l’aggressione, e riposa presso il cimitero di Pitigliano, dove prestava servizio. Questa mattina a due anni dalla morte, la commemorazione della medaglia d’oro al valor civile, a cui hanno preso parte i vertici dell’Arma. Il vice comandante generale, insieme alla vedova, Claudia Francardi al figlio e alla mamma di Santarelli, medaglia d’oro al valor civile, hanno deposto un cuscino di fiori sulla tomba del vice brigadiere mentre un trombettiere intonava le note del “silenzio” ed una guardia in armi rendeva gli onori militari.

Il vescovo di Pitigliano, Monsignor Borghetti, ha poi benedetto la tomba. Alla cerimonia erano presenti i sindaci dei Comuni di Pitigliano e Sorano con i rispettivi gonfaloni, la dottoressa Corritore in rappresentanza del Prefetto di Grosseto, funzionari e Ufficiali delle altre forze di polizia e numerosissimi cittadini che hanno voluto presenziare anche alla messa officiata successivamente dal cappellano militare Don Mauro Tramontano nella chiesa di S. Maria Assunta.

 

 

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