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Il Comune di Grosseto cede le quote delle partecipate: «Via ciò che non è necessario»

Bonifazi Festeggiato

di Lorenzo Falconi (twitter:@LoreFalcons)

GROSSETO – Il patto territoriale degli anni ’90, che ha visto gli enti locali partecipare alle società con l’obiettivo di portare sviluppo, giunge a termine e sarà completamente rivisto. In quest’ottica viene inquadrata la cessione delle quote di Seam, Grosseto Sviluppo, Grosseto Fiere, lasciando camminare il mondo imprenditoriale con le proprie gambe e facendo tornare il Comune ad occuparsi pienamente di welfare, pianificazione e tutela del territorio, promozione della cultura, equo carico fiscale locale. In estrema sintesi: via tutto ciò che non è strettamente necessario alle finalità istituzionali. Il sindaco Emilio Bonifazi ha quindi deciso di sottoporre al voto del consiglio comunale la dismissione totale delle partecipazioni: «Tre società che potrebbero anche rafforzarsi unendosi, come abbiamo fatto noi con Sistema, utilizzando anche il patrimonio della Grosseto Sviluppo».

Per Seam il Comune è disposto a cedere le sue partecipazioni, che ammontano al 25,25%. Lo scalo civile di Grosseto rientra tra quelli declassati e quindi esclusi da finanziamenti statali: «Tale scalo resta di interesse regionale ma – spiega Bonifazi -, è chiaro che sarebbe importante che potessero accedere nella compagine azionaria soggetti che, per altro, già si sono detti disponibili, e che siano capaci di mettere in campo progetti e idee innovative, commisurate alle effettive potenzialità dello scalo, come è il caso del settore degli aero-taxi».  Nel caso della Grosseto Fiere il Comune detiene invece il 15,97% delle quote azionarie e in questi anni ha investito milioni di euro per la realizzazione del centro fieristico. «Tante ragioni, non ultima la crisi economica, hanno portato ad ottenere risultati negativi di esercizio nonostante l’impegno e la competenza di chi ne ha comunque fatto un punto di riferimento importante – secondo Bonifazi -, adesso è chiara la necessità di un’azione di rilancio che, forte dell’esperienza maturata e del livello infrastrutturale di Grosseto Fiere, passi da soggetti in grado di investire ulteriori risorse e di trovare le forme più efficaci di gestione». La vendita dello 0,45% detenuto dal Comune nella Grosseto Sviluppo è già stata votata dal consiglio comunale insieme a quella delle quote di Far Maremma (4,4%), Marina San Rocco (3%) e Fidi Toscana (0,004%), per un totale di 150mila euro di valore. E’ già in liquidazione anche Mattatoi di Maremma ed è stata liquidata Fiorareti. Per Bonifazi: «La Grosseto Sviluppo non è più in grado da diversi anni di realizzare gli obiettivi per cui era nata ma dispone di un patrimonio importante che può e deve essere messo al servizio del sistema economico complessivo».

Diverso il discorso di continuare ad utilizzare tutti gli strumenti utili per rendere efficiente il sistema dei servizi pubblici. Ed è per questa ragione che l’amministrazione ha nel corso del 2013 creato Sistema, la nuova società unica comunale nata dalla fusione di Investia, Grosseto Parcheggi e San Lorenzo Servizi. Garantirà una serie di risparmi, a partire dalla sede (il  consiglio comunale ha assegnato alla società l’immobile ex Foro Boario, che verrà ristrutturato con un investimento di 750mila euro, a sua volta ammortizzato dal risparmio di 200mila euro annuali per gli affitti). «L’integrazione tra le tre società – conclude Bonifazi -, ha portato già ad un risparmio di 70mila euro alla voce compensi».

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