FOLLONICA – «Non sono i problemi dei cittadini la prima preoccupazione ma piuttosto la paura di aver problemi con la giustizia». È quanto afferma la candidata alle primarie del Pd di Follonica Cinzia Tacconi riferendosi alla interrogazione delle minoranze in Consiglio comunale, ed avente per oggetto la delibera di 147 del 2013 “presa d’atto legale incaricato difesa penale vicesindaco».
«Mi domando – continua la Tacconi – se Follonica merita di passare i prossimi anni continuando a discutere di cause, rinvii a giudizio e quant’altro. Come si può pensare che chi proviene dalla giunta B&B, “Baldi & Benini”, possa affrontare e risolvere in modo serio e trasparente problemi annosi e alcuni da loro stessi creati?».
Come esempio della situazione e della «paura» che riguarderebbe l’atteggiamento dell’amministrazione Baldi, la Tacconi cita il caso dei “gazebo”. «Nell’incontro (del 28 febbraio scorso, ndr) in sala consiliare sulla questione dei gazebo, convocato dai ristoratori con i candidati alle primarie del Pd, ho proposto di tornare in consiglio comunale con una delibera che sospendesse o revocasse il regolamento contestato. Tale proposta, assolutamente lecita e per giunta opportuna, non è stata ben accolta dall’amministrazione che ha replicato, per bocca dell’assessore Rapezzi, dicendo “che così sarebbe stato un avviso di garanzia sicuro”. La prima preoccupazione della giunta attuale dunque è la paura di aver problemi con la giustizia. E ciò è comprensibile per coloro che hanno già addirittura rinvii a giudizio. Personalmente sono garantista e la vera questione non è l’innocenza o la colpevolezza delle persone, questo è argomento che interessa la magistratura, il punto qui è la lucidità con cui si vuole amministrare questa città. Si può tenere bloccata una città per paura dei magistrati?».
«Le leggi e le norme – conclude Cinzia Tacconi – si applicano e si rispettano. Poi, una volta stabilita la strada più corretta da intraprendere per raggiungere un obiettivo non ci deve più essere alcuna paura. I membri di questa Giunta forse non hanno ben chiaro quali comportamenti tenere, come ad esempio la delibera numero 147 del 2013 “presa d’atto legale incaricato difesa penale vicesindaco”, adottata non solo in presenza del vicesindaco, ma addirittura da lui votata, in una manifesta situazione di conflitto di interessi. È evidente poi che i rischi giudiziari siano più facili».