SCANSANO – Una testa di lupo mozzata è stata appesa a un palo a Scansano con accanto un cartello che inneggia allo sterminio dei predatori. «Un ulteriore atto atroce nella Maremma toscana contro i canidi – dichiara Giacomo Bottinelli, responsabile LAV Grosseto -. Il Prefetto convochi subito il comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza come previsto dalla legge 189 del 2004 che punisce l’uccisione di animale. Gli onorevoli Sani e Faenzi hanno seminato vento e adesso raccolgono tempesta, insieme alle associazioni degli allevatori con le loro campagne estremiste. E’ una vergogna per tutta la Maremma. Un altro lupo è stato ucciso nei giorni scorsi con un laccio a Campagnatico».
«Proprio mentre la Regione Toscana è riuscita ad elaborare un documento che garantisca la sopravvivenza del lupo in Maremma alleviando nel contempo le sofferenze economiche degli allevatori di ovini – afferma Marco Stefanini dell’associazione ambientale La Duna che ha promosso un raccolta firma proprio per salvare il lupo -, ecco che si ripete un gesto spregevole delle solite persone che probabilmente hanno già ammazzato numerosi lupi, o canidi, o ibridi o come si vogliano definire».
«Decapitare un animale ed appenderne la testa ad un cartello a mò di avvertimento, non può essere definito che un atto sadico e spregevole – prosegue Stefanini -. Noi comprendiamo la difficoltà di controllare un territorio vasto e poco abitato come l’Alta Maremma, ma speriamo che le Forze dell’Ordine intensifichino ancora di più la sorveglianza del territorio e riescano finalmente ad arrestare questi esseri spregevoli. Sabato consegneremo al Presidente della Regione 21mila firme di persone che chiedono maggiori controlli, la fine del bracconaggio e risarcimenti rapidi agli allevatori. Speravamo di consegnarle in un clima più rilassato rispetto a poche settimane fa, quando in nemmeno due mesi erano stati uccisi e straziati 9 lupi… Le consegneremo lo stesso,con la notizia che in questi momenti stiamo presentando una denuncia alla Procura della Repubblica di Grosseto contro ignoti per uccisione di animale protetto. Naturalmente vorremmo sentire una parola di ferma condanna dai sindaci dei comuni interessati , sicuri che la loro prima preoccupazione sia l’osservanza della Legge».