SCARLINO – Quanto arsenico è presente nella piana di Scarlino?, se lo chiedono da differenti posizioni, il consigliere provinciale Laura Cutini, che a tal proposito ha presentato una interrogazione al presidente della Provincia Leonardo Marras, ma anche il forum ambientalista e Roberto Barocci, che in un lungo report quanti possano essere i litri di acqua inquinati. «Ogni anno nei forni a Scarlino si sono fuse in media 770 mila tonnellate di pirite, prite che conteneva arsenico» Barocci ipotizza che nelle polveri e nelle ceneri, in dieci anni, fossero presenti 6.160 tonnellate di arsenico, visto che «non c’è traccia nel prodotto finito (l’acido solforico)» una parte, sempre secondo Barocci, finita tra i rifiuti visto che non sono state «portate in nessuna discarica autorizzata» e una parte «disperse nella piana come polveri fini dai camini. La capacità inquinante – sempre secondo Barocci – corrisponde a 616 miliardi di metri cubi d’acqua. Il volume totale del Duomo di Milano. Un’inquinamento che – conclude Barocci – secfondo gli ultimi studi coinvolge anche Follonica».
Anche Laura Cutini, nella sua interrogazione inviata anche al presidente del consiglio provinciale Sergio Martini e all’assessore all’ambiente Patrizia Siveri, parla di un «fenomeno che si sta diffondendo ai territori contigui del comune di Follonica. Le concentrazioni di Arsenico, come riportato nelle tavole presentate e comparate ai precedenti studi, sembrano superare in alcuni punti il valore di 1000 microgrammi/lt, concentrazione associata ad un fenomeno ancor più grave che è la diffusione in aree contigue verso il comune di Follonica. La dispersione sul territorio di Arsenico e Mercurio rappresentano nelle aree interessate la premessa di “danno ambientale”, l’ipotesi più preoccupante comunque è il movimento di tali elementi (altamente tossici) verso l’area del comune di Follonica».