Attualità

Per la festa del creato il Vescovo benedice gli animali in memoria di sant’Antonio

animali capra

di Giulia Carri

VALLEROTANA – Si svolgerà a Vallerotana la 15esima “Festa di Dio nel creato” con la benedizione degli animali presieduta dal vescovo della Diocesi di Grosseto Rodolfo Cetoloni. La festa, organizzata dalla parrocchia di Roselle, si svolgerà domenica 19 gennaio a partire dalle ore 10. L’iniziativa è legata alla memoria liturgica di sant’Antonio abate, che la Chiesa commemora il 17 gennaio, ma è molto di più di una pur significativa devozione. E’ il riconoscimento di questa relazione, che Benedetto XVI nel 2010 mise bene in evidenza sottolineando, nel suo messaggio per la giornata mondiale della pace, che “la Chiesa ha una responsabilità per il creato e sente di doverla esercitare, anche in ambito pubblico, per difendere la terra, l’acqua e l’aria, doni di Dio Creatore per tutti, e, anzitutto, per proteggere l’uomo contro il pericolo della distruzione di se stesso. Il degrado della natura è, infatti, strettamente connesso alla cultura che modella la convivenza umana, per cui quando l’«ecologia umana» è rispettata dentro la società, anche l’ecologia ambientale ne trae beneficio”.

A Vallerotana la festa, a cui interverrà il vescovo Rodolfo, avrà inizio – come detto – alle ore 10 con la benedizione degli animali domestici e da allevamento davanti al monumento a sant’Antonio abate, a cui seguirà la celebrazione eucaristica. Al termine, intorno alle ore 11, prenderà il via la fiera di beneficenza, il cui ricavato sarà impiegato dalla parrocchia di Roselle per portare avanti i numerosi progetti ricreativi e formativi. Per chi lo vorrà ci sarà anche la possibilità di condividere il pranzo (le iscrizioni vengono raccolte in parrocchia oppure telefonando ai numeri 0564-401238 e 401043).

“Crediamo – spiega il parroco di Roselle, don Pier Mosetti – che la Festa di Dio nel creato non sia un gesto che parli solo al passato della nostra terra, quando gli animali rappresentavano davvero un supporto insostituibile alle fatiche degli agricoltori, ma dica a noi uomini e donne del Terzo millennio, immersi nella tecnologia e nell’immediatezza dei contatti, che recuperare una relazione sana con tutte le creature, che sono dono di Dio, sia un modo per recuperare anche un rapporto più equilibrato col tempo ed i suoi ritmi, salvaguardando quel patrimonio di valori iscritti – come ci dice la Chiesa – nella natura, fondamentali per il rispetto della persona umana e del creato”.

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