
GROSSETO – «I soldi spesi per la causa di lavoro mossa dai vigili a tempo determinato che ha costretto l’amministrazione a risarcire 203mila euro, hanno rappresentato l’ennesima pessima prova di utilizzo e spreco di denaro pubblico». Così Sergio Sacchetti, segretario organizzativo della Uil-Fpl che interviene sulla vicenda «Ai vigili a tempo determinato è stato arrecato un danno di più vaste dimensioni rispetto a quello delle mensilità perdute, per la mancata riassunzione, dato che, nelle pieghe del decreto del fare, poteva essere prevista una loro “stabilizzazione”».
«Questo lo dicono non interpretazioni “sui generis”, ma la legge che stabilisce che “il lavoratore assunto a termine per lo svolgimento di attività stagionali ha diritto di precedenza, rispetto a nuove assunzioni a termine da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime attività stagionali“ – osserva Sacchetti -. Pertanto, a noi interessano non polemiche sterili, ma la tutela dei lavoratori, sulla base dei contratti, nazionali e decentrati, delle leggi e della giurisprudenza. Secondo noi, il Comune di Grosseto, nel principio della ragionevolezza della pubblica amministrazione, dovrebbe mettersi ad un tavolino con i “vigilini” e riprendere le fila di un discorso, così bruscamente annodato sul finire della precedente gestione Bonifazi, invece di perseverare nell’errore».
«L’azione sindacale, a difesa dei diritti dei lavoratori, nell’ottica della trasparenza, dell’obiettività, del rispetto delle legge e della giurisprudenza – conclude Sacchetti -, la Uil-Fpl la interpreta e custodisce rigorosamente».