MONTE ARGENTARIO – Legambiente lancia una campagna di mobilitazione per effettuare un attento monitoraggio di tutti gli accessi al mare che sono stati chiusi, od ostruiti, per liberarli e renderli accessibili a tutta la cittadinanza compresi i diversamente abili, le carrozzine con bambini e gli anziani.
“Vogliamo che gli accessi al mare che impediscono la libera fruizione del pubblico demanio e delle coste – afferma Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – vengano liberati e resi nuovamente accessibili. È assurdo che ancora oggi numerosi tratti della nostra costa siano di fatto inaccessibili ai cittadini: spiagge, scogliere, arenili, chiusi e recintati con tanto di cancelli e reti per impedire l’accesso e trasformare il mare e le spiagge in luoghi privati per i proprietari di ville e abitazioni situate sulla fascia costiera. Dopo la storica battaglia legale dello Sbarcatello, passaggio al mare chiuso nell’Argentario e poi liberato, nella quale Legambiente insieme all’associazione Donne Argentario si è mobilitata, siamo costretti a rinnovare con determinazione il nostro impegno in questa campagna legata ai diritti e alla convivenza civile.
Purtroppo assistiamo sempre più a spiagge e scogliere privatizzate a sud e a nord del paese, dalla Sicilia e la Sardegna alla Calabria, fino a giungere alla Maremma dove, soprattutto lungo le scogliere dell’Argentario continuano a giungere segnalazioni, come quella di Cala del Purgatorio, chiusa da privati con catene e cancello. Invitiamo la cittadinanza a segnalarci tramite telefono Sos Ambiente (0564.48771) o tramite mail [email protected] gli accessi al mare attualmente ostruiti e da liberare.