Attualità

Pidocchi, casi in aumento nelle scuole. Bambini portati al Pizzetti

pizzetti asl

GROSSETO – Si manifestano con intenso prurito della testa e sono facilmente visibili ad occhio nudo. Si tratta dei pidocchi del capo, che benché si possano facilmente combattere, sono piuttosto fastidiosi e soprattutto si presentano periodicamente, con particolare intensità, nelle scuole. Proprio a seguito di numerose segnalazioni che sono giunte in questi giorni dai genitori di alunni che frequentano le scuole elementari del territorio, i sanitari della Asl 9, specificando che se c’è la necessità di rivolgersi ad un medico, bisogna recarsi dal pediatra di famiglia e non agli ambulatori di Igiene e Sanità pubblica. Questa precisazione è necessaria, anche a seguito di un episodio che si è verificato questa mattina: alcuni bambini di una scuola del territorio, sono stati accompagnati dai genitori all’ambulatorio di Igiene e Sanità pubblica della Asl 9, a Villa Pizzetti, dove i sanitari non hanno potuto fare altro che dire ai genitori di accompagnare i bimbi dal proprio pediatra.

«Comprendiamo il disagio e la preoccupazione dei genitori – spiegano -, ma le linee guida del Ministero si basano su solidi elementi scientifici, sono chiare e ormai consolidate. Negli ambulatori di Igiene e sanità pubblica, vengono svolte attività diverse a tutela della salute dei bambini (come ad esempio i vaccini), per le quali siamo strutturati e organizzati. Siamo in  contatto e collaboriamo con i pediatri di famiglia, cui, nel caso specifico, competono questo tipo di problemi. A questo proposito, per tranquillizzare i genitori, precisiamo che i pidocchi, benché molto fastidiosi, non sono pericolosi, né responsabili della trasmissione di malattie infettive». Negli anni scorsi, inoltre, la Asl 9 ha approvato un protocollo di intervento, condiviso con i medici e i pediatri di famiglia, con allegata una nota informativa sulle caratteristiche del pidocchio del capo e sulle procedure da adottare in caso di infestazione, inviato all’Ufficio scolastico provinciale e diffuso tra gli insegnanti delle scuole d’infanzia elementari e medie del territorio.

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