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Quote asili e scuole materne Iside, il difensore civico chiede al comune «un ripensamento»

asilo nido giochi bambini

di Barbara Farnetani

GROSSETO – Secondo il difensore civico della Toscana, a cui i genitori dei bambini che frequentano gli asili e le scuole materne comunali si sono rivolti, «La determina dirigenziale che fissa “l’inizio delle attività” alla data del 9 settembre 2013, era a nostro avviso idonea a creare nell’utenza il convincimento che solo unitamente all’inizio delle attività medesime sorgesse l’obbligo di pagamento del corrispettivo, ossia della quota di compartecipazione». I genitori di Iside si sono infatti rivolti al difensore civico in merito al primo bollettino da pagare giunto per il nuovo anno. Nel bollettino il comune richiede il pagamento dell’intero mese di settembre, e non, come i genitori affermano fosse per gli anni precedenti, dal 9, giorno in cui è iniziata l’erogazione del servizio.

I genitori hanno subito richiesto ad Iside la decurtazione della somma che ritengono non dovuta perché «il servizio non era ancora stato avviato, come da calendario attività per l’anno educativo 2013/2014». Iside ha trasmesso a tutti i genitori una nota di risposta a firma del direttore Barbara Biagioni dove si afferma che per le quote non si fa riferimento ai giorni, ma all’anno scolastico e ai mesi di frequenza. Che il personale di scuole e asili sia a disposizione anche durante le interruzioni del calendario scolastico (Natale e Pasqua) «nonché negli altri periodi di chiusura delle scuole, il personale medesimo sia a disposizione per attività di formazione e aggiornamento. La prima settimana di settembre e nei periodi di Natale e Pasqua il personale docente è destinato ad attività integrative (programmazione, documentazione, aggiornamento, valutazione, formazione, collaborazione con organi collegiali e famiglie), che fanno anch’esse parte integrante del servizio offerto dal Comune, infatti l’utenza non ha riduzione di quota a Natale o Pasqua»

«Quanto segnalato, e la risposta fornita da Iside – afferma il Difensore civico -, ci rendono doveroso in primo luogo invitare il Comune di Grosseto e Iside a trasmetterci copia della delibera del Consiglio comunale n.52 del 2012, che abbiamo cercato sul sito web del Comune, ma senza successo. La sua lettura ci è necessaria per un quadro preliminare completo rispetto alle decisioni lamentate. In secondo luogo, ci serve un chiarimento sulla vicenda della sospensione della efficacia della delibera in questione per l’anno educativo 2012/2013. Per ora, non possiamo che far presente, per quanto risulta a noi già noto, che la determina dirigenziale n.44 del 2013, che fissa “l’inizio delle attività” alla data del 9 settembre 2013, era a nostro avviso idonea a creare nell’utenza il convincimento che solo unitamente all’inizio delle attività medesime sorgesse l’obbligo di pagamento del corrispettivo, ossia della quota di compartecipazione. Peraltro, tale determina non pare contraddire le “fonti gerarchicamente superiori”, ossia la delibera consiliare e del CDA di Iside, ma piuttosto ne specifica l’applicazione, posto che in nessuna parte delle “fonti superiori” risulta espressamente che la fatturazione sarebbe stata emessa per una cifra mensile indipendentemente dallo svolgimento effettivo del servizio. Anzi, per quanto a noi risulta, la fatturazione fa riferimento proprio ai giorni, se si fa caso che sui bollettini di pagamento c’è scritto: “80 LU – VE”. Restiamo in attesa di sollecita trasmissione della documentazione e dei chiarimenti richiesti, unitamente a un vostro ripensamento sull’intera questione nel senso desiderato dalle famiglie, che a nostro avviso, almeno in base agli elementi per ora emersi, risulta fondato».

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