Politica

Alluvione in Maremma, Giorgia Meloni chiede più fondi e proroga dei mutui

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ROMA – Il capogruppo di Fratelli d’Italia in parlamento, Giorgia Meloni, ha presentato un’interrogazione ai ministri delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell’economia e delle finanze. «È passato quasi un anno dall’evento alluvionale che il 12 novembre 2012 ha colpito la Maremma, ed in particolare il comune di Orbetello, creando notevoli danni sia alle abitazioni private sia alle imprese, agricole e non; nel solo comune di Orbetello il danno accertato agli immobili, che con questo contributo otterranno appena un milione e 600 mila euro, è di circa 4 milioni di euro, mentre per i beni mobili, il contributo ammonterà a 352 mila euro; le imprese extra agricole potranno ottenere rimborsi fino ad un massimo di 200.000 euro ciascuna, per un totale di 12,8 milioni di euro, così suddivisi: 4,8 milioni andranno a Grosseto, che ospita la maggior parte delle imprese danneggiate, 3,6 milioni a Massa Carrara, 670.000 euro a Lucca, 314.000 a Siena, 248.000 a Pistoia e 31.000 a Pisa; quella che doveva essere una tempestiva liquidazione dei danni, è avvenuta, invece, a poco meno di un anno dall’evento, ed è stata resa possibile solo grazie alla decisione della regione Toscana di anticipare, prelevandole dal proprio bilancio, le somme necessarie, in attesa di uno stanziamento da parte del Governo che si è fatto lungamente attendere e che a tutt’oggi è stato erogato solo in parte».

Prosegue l’onorevole Giorgia Meloni, ponendo attenzione particolare alla situazione delle imprese agricole: «per quanto riguarda, invece, le imprese agricole, i danni subiti dalle circa 1.500 aziende hanno superato la cifra di 150 milioni di euro, ma gli aiuti dallo Stato e dagli enti locali sono stati scarsi, se non addirittura nulli; le aziende alluvionate non hanno potute giovare di alcuna moratoria fiscale, nessun intervento per alleggerire i piani di ammortamento aziendale e ben poco per sostenere chi è stato lungamente incapace di produrre reddito, e anzi, ad aggravare la situazione sono intervenute decisioni penalizzanti di economia nazionale come, ad esempio, l’aumento dell’Iva, che grava sui costi di produzione; nonostante per il 2013 le imprese agricole colpite dall’alluvione abbiano potuto beneficiare della sospensione delle rate dei mutui e dei relativi interessi, l’anno sta per finire e le imprese agricole si trovano, se possibile, in una situazione anche peggiore, perché ai danni diretti dell’alluvione si sommano quelli indiretti patiti per la mancata o parzialissima riutilizzazione dei terreni agricoli; lo scorso anno gli agricoltori hanno perso tutto, e non hanno neanche potuto coltivare i campi per la stagione 2013, posto che le colture necessitavano di una preparazione che non è stato possibile effettuare, subendo ulteriori, pesantissimi, danni economici»

«Anche il governatore della Toscana ha sollecitato pubblicamente il Governo ad intervenire – precisa Meloni -, ma in realtà, alla dichiarazione dello stato di calamità, firmata a gennaio 2013 dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali pro tempore Mario Catania, non ha fatto seguito la predisposizione dei fondi necessari per i risarcimenti; a ciò si aggiunga che il fondo di solidarietà nazionale in agricoltura nel corso degli ultimi tre anni è stato progressivamente definanziato fino ad essere azzerato; Premesso ciò – conclude il leader di Fratelli d’Italia – confermando l’attenzione per il territorio Maremmano e quanto promesso in campagna elettorale, ricordiamo essere l’unico leader nazionale presente ad Albinia dopo i tragici fatti, chiede: “quanti siano, e a chi siano stati destinati, i finanziamenti sinora erogati in seguito all’evento alluvionale di cui in premessa, e a che punto sia il relativo iter; quali opportuni iniziative si intendano assumere, da un lato per integrare le somme necessarie a rimborsare i cittadini e le aziende tutte dei danni subiti, e, dall’altro, al fine di ottenere una ulteriore proroga rispetto al pagamento dei mutui per le imprese del comparto agricolo; quali siano le motivazioni alla base del definanziamento del fondo di solidarietà nazionale in agricoltura, e in che modo si intenda garantire l’urgente reintegro delle relative somme, al fine di assicurare una compiuta ed efficace tutela ad un settore fondamentale dell’economia quale è l’agricoltura».

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