MONTEROTONDO MARITTIMO – «Obiettivi mai raggiunti, violazioni, rischio ambientale. Ma in Regione tutti zitti» il vicepresidente della commissione ambiente della Regione, Andrea Agresti, parla dell’impianto Solemme di Monterotondo.
«L’Accordo di programma che regola la questione ed i rapporti tra l’impianto di compostaggio Solemme di proprietà di Ecomilk e il Comune di Monterotondo Marittimo che lo ospita è del 1993 – ricorda Agresti -. A firmarlo furono lo stesso comune grossetano, la Provincia di Grosseto e la Regione Toscana, proprietaria del terreno su cui insiste l’impianto in località Carboli. Degli obiettivi previsti, però, ad oggi non è stato centrato granché. Ma soprattutto, dopo tutto questo tempo la prevista cessione al Comune di Monterotondo Marittimo delle aree destinate a urbanizzazione primaria non è mai avvenuta. Il Comune, per parte sua, fermo non è stato e, nel tempo, ha attivato una serie di iniziative per veder di smuovere le acque coronando i propri diritti. In ultimo, il 23 luglio scorso, ha presentato alla Regione Toscana un’istanza sulla procedura di cessione. Peccato però che la Regione, dopo tutto questo tempo, abbia risposto solo a spizzichi e bocconi».
Per questo Agresti ha presentato una interrogazione che ricostruisce i vari passaggi di una vicenda lunga dieci anni. «Quali sono – domanda Agresti – i motivi per cui a distanza di tanto tempo si è data risposta solo parziale e dilatoria all’Istanza presentata dal Comune di Monterotondo Marittimo e quali sono le intenzioni in merito da parte della giunta regionale, anche in considerazione del rispetto dell’Accordo di programma del 1993?»