
FOLLONICA – Nessun caso di “cartelle pazze” a Follonica. Questo è la posizione ufficiale del comune che chiarisce rispetto ad alcuni errori compiuti per l’invio dei solleciti di pagamento della tarsu, la tasa sui rifiuti relativa al 2012.
Di raccomandate con il sollecito a Follonica ne sono state inviata 1940: tra questa 14 sarabbero errate.
«Premetto che il sollecito è un’attività importante – dice l’assessore Donatella Rapezzi (nella foto) – perché il recupero, ovviamente coattivo, avviene nei confronti di coloro che non hanno provveduto al pagamento per i servizi pubblici usufruiti. Nel caso specifico, tra queste 1940 raccomandate inviate, ad oggi 14 solleciti sono risultati errati, cioè i cittadini hanno pagato, ma non risulta dalla procedura».
«Tra questi 14 “errori” di mancata corrispondenza tra pagamento effettuato e pagamento risultante – spiega ancora l’assessore –, 10 sono pagamenti effettuati dal cittadino attraverso forme e metodologie autonome di versamento e non tramite il bollettino precodificato: questo determina una entrata dell’importo ma con una codifica sbagliata, che per questo la procedura non riconosce come pagamento saldato».
«Quindi tranquillizzo i cittadini perché non c’è stata nessuna emissione di cartelle pazze, e comunque l’Ufficio tributi è a disposizione per chiarimenti e verifiche, qualora ne sussistano reali elementi di dubbio.
«Dire che si tratta di 14 solleciti sbagliati su 1940 inviati o dire che la maggior parte degli stessi è sbagliata, risulta cosa ben diversa. Così, oltre a screditare l’amministrazione e gli uffici, si spreca tempo e risorse dei cittadini, che sono spinti a chiedere rassicurazioni, tanto che oggi in più di cento hanno chiesto verifiche anche se non in presenza di situazioni reali a cui riferirsi.
«A ulteriore dimostrazione, la notizia che riportava che i cittadini avevano riferito (e bussato al comune) di bollette pazze relative agli scuolabus, risulta infondata perché nessun genitore si è recato all’ufficio per denunciare sbagli del genere, e nessuna bolletta errata è risultata relativa al servizio scuola».