Cronaca

«Sono disperato, non ho casa né lavoro, voglio suicidarmi» ma i carabinieri lo salvano

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GROSSETO – Era agitato, disperato, non vedeva speranze di fronte a sé. Deve aver pensato ai carabinieri come all’ultima ancora a cui aggrapparsi, prima di sprofondare. Quando il giovane di 20 anni è entrato nella caserma dei carabinieri di piazza La marmora, a Grosseto, i militari hanno capito subito che qualcosa non andava. Il giovane era visibilmente agitato, tanto da confessare di volersi uccidere. L’uomo ha confessato ai carabinieri di aver vissuto gli ultimi mesi dormendo nell’auto di un amico parcheggiata per le strade di Grosseto, senza lavoro e mezzi di sostentamento, raccogliendo qualcosa con l’elemosina, e mangiando il cibo donato dagli enti di carità.

Senza casa e senza lavoro, ha confessato che si sarebbe ucciso se avesse dovuto trascorrere un’altra notte per strada «non ce la faccio più» avrebbe detto. I carabinieri lo hanno prima sfamato, poi hanno iniziato con lui una lunga chiacchierata per dissuaderlo dall’uccidersi. Una volta tranquillizzato, il giovane, di origine cecoslovacca, è stato trasportato con un’ambulanza presso l’ospedale di Grosseto dove è stato trattenuto sino a questa mattina per accertamenti.

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