Sport, arte e solidarietà: a Punta Ala c’è il pump track e la mostra sulle stelle

PumpTrack

PUNTA ALA – Agosto offre due appuntamenti da non perdere al PuntAla Camping Resort. Da vivere sia da spettatori sia da protagonisti. Il primo è dedicato agli appassionati di bici e di nuove discipline sportive. Sabato 17 e domenica 18 Jack Bisi, rider del panorama dirt Bmx/Mtb, curatore del blog Raida come Mangi e dell’omonima pagina Facebook, organizza nel pump track del PuntAla una gara a eliminazione diretta aperta agli ospiti della struttura ricettiva, ma anche a chi desidera provare questa nuova attività. Il concetto è semplice e lo spiega lo stesso Bisi: «è una gara di velocità, ma per superare l’avversario non si usano i pedali bensì si sfruttano le gobbe del percorso, “pompando” con braccia e gambe (da cui il nome di pump track, tracciato da pompata), vale a dire alternando la flessione e la distensione degli arti in funzione dei saliscendi della pista». Il sabato, dopo l’iscrizione, sarà possibile acquisire esperienza nella specialità con le prove libere, durante la mattina e il primo pomeriggio. A partire dalle 16,30 alcuni pro svolgeranno una dimostrazione delle potenzialità di questo sport e le spiegazioni date dallo stesso Jack durante la prova dei rider più esperti aiuteranno a capire come migliorare le proprie prestazioni. La domenica successiva, poi, l’appuntamento con la competizione vera e propria.

Il secondo momento da non farsi sfuggire nel calendario del resort maremmano è dedicato all’arte e alla solidarietà. Dal 24 al 31 agosto l’ingegnere artista Pierfrancesco Nannoni Bertelli e la fondazione Meyer, dell’omonimo ospedale pediatrico fiorentino, daranno vita a “Quindi uscimmo a riveder le stelle”, mostra delle incredibili opere dell’artista fiorentino. Non si tratta di semplici quadri, ma della riproduzione puntuale della volta celeste in un dato momento e in un dato luogo su pannelli del colore del cielo notturno in cui si stagliano, grazie alla luce che emettono, gli astri, riportati fedelmente per colore e luminosità. Spiega l’autore: «Il cielo è sempre differente, la posizione relativa dei vari corpi celesti è unica e questa unicità diventa nostra se la immortaliamo, come in una fotografia: è un modo per ricordare un momento particolare o una data importante. Grazie alle effemeridi è possibile avere la posizione nel cielo degli oggetti celesti in ogni luogo e in ogni istante, da circa tremila anni fa fino a un futuro ugualmente remoto».

Un progetto che non ha implicazioni astrologiche, ma si basa solo sull’osservazione astronomica. La realizzazione di ogni pannello (oggi ne esistono di tre dimensioni: 50×50 cm, 100×50 cm e 125×50 cm) richiede almeno 10 giorni di lavoro che iniziano con il disegno in Cad del cielo, poi si posano le pellicole che danno il colore del cielo e che riportano le linee immaginarie che collegano stelle differenti per dare origine alle costellazioni, e quindi si inseriscono le fibre ottiche che riproducono la magnitudine e il colore dei singoli oggetti astrali. «Maggiore è la dimensione del pannello, maggiore è il dettaglio: come se zoomassimo più a fondo in una certa area di cielo. E ovviamente più complesse sono la ricerca e la riproduzione. A Puntala il prossimo 24 agosto presenteremo anche un pannello dedicato alla fondazione Meyer, che riproduce il cielo di Firenze com’era alle ore 15 del 19 febbraio 1859, momento di fondazione dell’ospedale. Sarà un’opera di un metro per un metro, la più grande finora realizzata», spiega Nannoni Bertelli.

A partire dalle 19 del 24 agosto (i quadri sono da ammirare al buio) nove panelli saranno esposti lungo un percorso che va dalla pineta fino alla battigia della spiaggia del PuntAla Camping Resort. I visitatori potranno donare un’offerta volontaria che sarà destinata all’ospedale fiorentino oppure ordinare una loro opera, per avere sempre con sé ciò che avevano sopra la testa in un dato momento. Tutto il ricavato sarà devoluto alla fondazione Meyer.

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