
SCARLINO – «Prendiamo atto della drammaticità della situazione che si è creata con la benevola indifferenza di una maggioranza dormiente e inetta». È duro il giudizio che La Rinascita di Scarlino dà della maggioranza che governa il comune in merito agli ultimi episodi che si sono verificati al Puntone con la moria di pesci, ma anche sulla situazione che riguarda l’inceneritore.
«Oramai il danno è già stato fatto oltre misura – scrivono dal gruppo di opposizione – . Un danno attuale, con le fughe di turisti, che proietterà nel tempo un’immagine turistica della nostra area decisamente poco seducente. Tutto questo in alta, altissima stagione. È il prezzo più alto per le innumerevoli inadeguatezze e per una resa alle altrui volontà con il comune soccombente».
L’opposizione critica le scelte della maggioranza e della giunta. «Riteniamo che il comune di Scarlino si sia colpevolmente rassegnato ad una patologica assenza di risposte di fronte agli eventi che hanno pregiudicato l’equilibrio del nostro ambiente».
Sul caso dell’inceneritore poi La Rinascita, contraria alla presenza dell’impianto, chiede se «fosse realmente opportuno che ripartisse a inizio Agosto».
Anche sul caso della moria di pesci nel canale che dall’area industriale del Casone arriva al mare la Rinascita considera sbagliata «la scelta delle amministrazioni di “scagionare” Scarlino Energia, la quale ha comunque responsabilità dirette sul trattamento delle acque».
«Da quest’amministrazione – aggiungono dalla Rinascita – non ci aspettiamo più nulla. È dagli Scarlinesi che ci aspettiamo qualcosa. Ci aspettiamo che alla prossima scadenza amministrativa li mandino via».
Il gruppo di minoranza chiede poi che siano individuate le responsabilità dei «disatri» causati nel territiorio di Scarlino e che «venga corrisposto un indennizzo per il danno ambientale causato, da tutti gli enti o società che utilizzano il canale Solmine».