GROSSETO – Il giorno dopo il consiglio comunale saltato per l’assenza in aula di 5 consiglieri di maggioranza che hanno fatto mancare così il numero legale ad intervenire è il segretario del Partito democratico di Grosseto, Roberto Panfi, anche lui assente ieri alla seduta. Per Panfi la assenze erano tutte state comunicate e motivate.
«Le assenze verificatesi nella maggioranza di centrosinistra – i tre consiglieri del Pd e i due del Psi – nel corso dell’ultimo consiglio comunale erano state tutte preventivamente comunicate e giustificate da motivi reali. È pertanto fuorviante sia dare interpretazioni interessate, sia tentare di attribuire al Partito democratico la responsabilità del mancato svolgimento del consiglio comunale per motivi che non esistono. La logica dello scoop, purtroppo, prevale su tutto, e questo anche a discapito della dignità delle persone che svolgono il ruolo di consigliere comunale».
«L’opposizione sta tentando di buttarla in caciara, ma l’evidenza politica è che di fronte al problema reale dei vincoli imposti dal patto di stabilità e dal blocco del turn over del personale, sulla vicenda degli asili nido non è stata in grado di fare una propria proposta per affrontare un problema reale. Per non considerare il fatto che è incoerente e paradossale che i teorici della privatizzazione tout court dei servizi pubblici, quali sono gli esponenti del Pdl, si travestano strumentalmente da agnelli per difendere gli asili nido pubblici. Con una credibilità pari a zero».
«Ad ogni modo, dal momento che la convocazione d’urgenza del Consiglio comunale è stata ritenuta improcrastinabile, il Partito democratico chiede di riconvocare subito un’altra seduta, e non entro la fine di agosto o i primi di settembre, in modo da affrontare i temi all’ordine del giorno nel consiglio comunale che non si è potuto svolgere. Se c’è un’urgenza, infatti, non ci sono ferie che tengano, se così non fosse ne chiederemmo politicamente conto. A una forza politica come la nostra, infatti, preme che a settembre riaprano tutti gli asili, compreso quello che dev’essere aperto in virtù dell’affidamento».