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Calcio, Lega Pro: i tifosi ci provano con una festa, ma il Grosseto raccoglie pochi entusiasmi

Festa tifosi

ROSELLE – Sarà che la retrocessione non è stata ancora metabolizzata, sarà che l’anno horribilis che Grifone pare aver lasciato il segno. Fatto sta che la nuova stagione calcistica biancorossa fatica a decollare, almeno dal punto di vista degli entusiasmi. Anche la festa della Curva Nord, attesa come trampolino di rilancio a cui sono intervenuti Vincenzo e Luciano Camilli, figli di Piero e proprietari della squadra, ha regalato questo tipo di sensazione. C’è scarso calore intorno a questo Grosseto e mentre la squadra è in ritiro a faticare, i Camilli non se la sono sentita di lasciarsi andare a proclami sportivi che rischiano di essere disattesi. Certo, nessuno si è sottratto verso l’impegno, ma appare ormai chiaro che l’era Camilli è giunta al crepuscolo per quella che sembra avere tutti gli aspetti di un’annata di transizione in vista della cessione definitiva.

Gli anni in cui una sola parola pronunciata dal Comandante lasciava il segno, appaiono piuttosto lontani. Occorre ripartire, tra dubbi, incertezze e un futuro che scricchiola, anche sotto il profilo della passione. Sei anni di Serie B sembrano scivolati via in un soffio, anche per chi giurava eterno amore per questa squadra, per questa maglia. Oggi, invece, si registrano decisamente meno presenze sotto quel palco dal quale i fratelli Camilli parlavano. La festa della Curva Nord, andata in scena ieri sera, lascia in questo contesto un pizzico di amarezza e quel vago sospetto del “tutto è perduto”, in attesa, ovviamente, che parli il campo, in rappresentanza dell’unica speranza di risollevare gli entusiasmi attraverso i risultati e qualche giocata degna di nota.

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