Edil Ferro non torna indietro e conferma i licenziamenti. No alla cassa integrazione

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di Barbara Farnetani

GROSSETO – Nessun accordo è stato trovato tra la proprietà della FerroEdilizia, ex Edil Ferro, e i sindacati, che, dopo l’annuncio da parte dei titolari di dieci licenziamenti, avevano avviato una serie di incontri per trovare soluzioni alternative. Ieri pomeriggio, la società, nata ad aprile scorso dopo che la Edil ferro era entrata in liquidazione volontaria, ha respinto tutte le proposte fatte dai tre sindacati, Cgil, Cisl e Uil. I sindacalisti avevano proposto di ricorrere alla cassa integrazione, o, in alternativa, incentivi per un esodo volontario di alcuni dipendenti, o infine di diminuire il numero dei licenziamenti annunciati visto che, precisa Alessandro Gualtieri della Fisascat Cisl «ci sono persone che sostituiscono questi lavoratori» infatti dalla liquidazione della Edil Ferro sono nate due nuove società i cui dipendenti sono impiegati nel lavoro dell’azienda.

La FerroEdilizia ha argomentato la scelta di ricorrere ai licenziamenti con un calo, una forte diminuzione del lavoro. Al termine dell’incontro è stato stilato un verbale che certifica il mancato accordo e che mette tutto nelle mani del centro dell’impiego che dovrà convocare le parti nel termine di 30 giorni.

E per sottolineare la forte difficoltà che sta vivendo il mondo del lavoro in provincia di Grosseto lunedi la Cisl incontrerà il presidente della Provincia Leonardo Marras con una delegazione di lavoratori dei vari settori che illustreranno la situazione nei vari ambiti lavorativi.

 

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