Attualità

Un corso per conbattere l’alcolismo e promuovere una vita sana

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CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Un corso di formazione e di sensibilizzazione per conoscere l’alcol, i problemi che derivano dall’abuso, le possibilità di aiuto e sostegno per combattere la dipendenza. E’ in programma dal 20 al 25 maggio, al centro sociale di Castiglione della Pescaia (via Tirreno 30) il sesto “Corso di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale ai problemi alcol correlati e complessi (metodo Hudolin)”. L’iniziativa, promossa dalle associazioni dei club alcologici territoriali di Grosseto (nord, sud e Follonica), il Comune di Castiglione della Pescaia e Coeso Società della salute, avrà la durata di 50 e ha l’obiettivo di migliorare la cultura sociale e sanitaria rispetto al consumo di alcol e sensibilizzare la comunità a uno stile di vita sano, secondo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità.

Si tratta di un appuntamento che si tiene ogni due anni per garantire la cura del programma alcologico grossetano, che si fonda sulla rete di 18 club alcologici territoriali. Ogni settimana i club raccolgono comunità multifamiliari, che riuniscono da due a dieci famiglie con problemi alcol correlati e complessi – oltre all’alcol anche il disagio psichico o la droga, ad esempio – con un facilitatore, il “servitore-insegnante”, preparato per promuovere la scelta di uno stile di vita sano e libero dell’alcol. I club, che esistono nel Grossetano da più di venti anni, hanno dato un contributo importante nella riduzione del consumo di alcolici, insieme agli enti locali e ai servizi sociali. Questo tipo di attività, infatti, garantisce risultati positivi in oltre l’80% dei casi.

Il corso, organizzato in collaborazione con l’Unità funzionale dipendenze e il Dipartimento di salute mentale della Asl 9 di Grosseto, è articolato in lezioni teoriche e attività esperienziali ed è rivolto a operatori sociosanitari – medici, infermieri, psciologi, assistenti sociali, educatori – volontari, operatori delle cooperative sociali, sacerdoti e membri dei club stessi. L’evento è stato accreditato dalla Asl 9 nel sistema regionale toscano per 42 crediti formativi Ecm. La partecipazione, comprensiva del materiale didattico, è gratuita.

Per informazioni e iscrizioni è possibile rivolgersi alla Sede Acat di Grosseto, in via Inghilterra 45, inviare una email a acatgrosseto@virgilio.it o chiamare la segreteria del corso (Tina Falchi 3475502151 e Vittorio Cinelli 3476627363).

ALCUNI APPROFONDIMENTI

Il consumo di alcol in provincia di Grosseto

Secondo i risultati dell’indagine Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia), che studia gli stili di vita degli italiani attraverso interviste telefoniche ad un campione di residenti, tra

18 e 69 anni, nella Asl di Grosseto, nel periodo 2008 al 2011 (intervistate 1399 persone, con età media 46 anni), la percentuale di consumatori di alcol è del 55,4%, il consumo fuori pasto è del 5.8% e il consumo abituale elevato del 5,5%.

Il consumo “binge” è più frequente tra i giovani dai 18 ai 24 anni, negli uomini, nelle persone con livello di istruzione alto e in quelli con cittadinanza italiana. Nella Asl 9, l’8% degli intervistati è classificabile come consumatore di alcol a maggior rischio, perché consumatore fuori pasto, binge o consumatore abituale elevato.

Per chiarezza, occorre specificare che il consumo di alcol viene misurato in unità alcolica standardizzata (UA), corrispondente a 12 grammi di alcol puro (etanolo), quantità approssimativamente contenuta in una lattina di birra (330 ml), in un bicchiere di vino (125 ml) o in un bicchierino di liquore (40 ml). Si parla di consumo abituale elevato: per gli uomini, più di 2 UA

medie giornaliere; per le donne, più di 1 UA consumo binge: almeno una volta negli ultimi trenta giorni, di 5 o più (per gli uomini) o di 4 o più (per le donne) UA in una singola occasione consumo esclusivamente o prevalentemente fuori pasto.

Il consumo di alcol e la guida di veicoli

Nei Paesi che sorvegliano il fenomeno della guida sotto l’effetto dell’alcol, in media circa 1 su 5 dei conducenti deceduti in un incidente stradale, ha una concentrazione di alcol nel sangue (misurato in termini di concentrazione ematica di alcol) superiore al limite legale, che in Italia, come nella maggioranza degli altri Paesi, è di 0,5 grammi per litro.

Nel periodo 2008-11, nella Asl 9, l’8% degli intervistati ha dichiarato di aver guidato un’auto o una moto, negli ultimi trenta giorni, entro un’ora dall’aver bevuto 2 o più unità di bevande alcoliche.

L’abitudine a guidare sotto l’effetto dell’alcol è decisamente più frequente negli uomini che nelle donne, negli adulti rispetto ai più giovani.

Sebbene il 55% degli intervistati abbia dichiarato di avere bevuto almeno 1 unità alcolica nell’ultimo mese, quasi 8 intervistati su 10 ha un consumo a basso rischio. Più del 90% di coloro che bevono non si mettono alla guida di un veicolo.

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