GROSSETO – «È inaccettabile che i cacciatori vengano considerati ambientalisti» È dura la presa di posizione del Gruppo Antispecisti di Grosseto «Dal 2004, l’Arci caccia entra nelle scuole primarie, coinvolgendo centinaia di bambini, con un progetto di educazione ambientale volto a far conoscere gli animali e soprattutto il ruolo del cacciatore – affermano in una nota Mauro Leuci, Maurizio Paganelli, Daniela Malpezzi, Maria Cristina Pompa -. Troviamo questa iniziativa contraria alla funzione scolastica che invece dovrebbe educare alla non violenza e al rispetto dei più deboli. Come possono i cacciatori parlare di protezione ambientale e tutela degli animali? I fucili che utilizzano nel loro “sport” per quale scopo vengono utilizzati? Forse per zappare la terra? No, i fucili vengono utilizzati per sparare e uccidere esseri indifesi ed è inaccettabile che vengano considerati ambientalisti».
«Troviamo questa iniziativa contraria al buon senso e assolutamente diseducativa – proseguono il Gruppo Antispecista -. Infatti il cacciatore con l’uso delle armi provoca la morte e il ferimento di milioni di animali. Basta visitare un Centro di Recupero della Fauna Selvatica, per rendersi conto di quanti animali protetti e non, vengono soccorsi da semplici cittadini e curati nei centri di recupero, dopo essere stati feriti dai cacciatori. Inoltre basta visitare il sito dell’Associazione Vittime della Caccia per leggere i dati delle centinaia di vittime umane, che ogni anno formano questo triste elenco di feriti e morti causati dalla caccia. Non crediamo nel ruolo del cacciatore che pulisce i boschi e cura i sentieri. Anzi, il cacciatore è il responsabile dell’inquinamento da piombo (tossico e pericoloso) contenuto nelle cartucce e che viene disperso nell’ambiente e nei campi coltivati, con il rischio di finire negli alimenti e quindi nelle nostre tavole. Come possono i Partiti (PD e Comunisti Italiani) continuare a difendere le lobby venatorie? Provino a chiedersi perché la loro “vecchia” politica sia stata così duramente colpita nelle passate votazioni».
«Crediamo che il ruolo di educazione ambientale debba essere svolto da persone rispettose dell’ambiente e degli animali che lo popolano e non possa, in nessun caso, essere svolto dalle associazioni venatorie – continuano -. Sospettiamo inoltre che queste iniziative dell’Arci caccia abbiano come scopo ultimo quello di incrementare il numero dei futuri cacciatori. Pertanto invitiamo le autorità competenti a interrompere qualunque forma di collaborazione con il mondo venatorio e le loro associazioni»