Politica

Moria di pesci: il Movimento 5 stelle chiede di conoscere i risultati del tavolo tecnico

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SCARLINO – Trasparenza. È quella che chiede il Movimento 5 stelle Follonica in merito alla vicenda della moria di pesci avvenuta a dicembre scorso nel canale di Scarlino. Il Movimento aveva chiesto di partecipare all’incontro tra Asl, Arpat, imprenditori, Acquedotto del Fiora, rappresentanti della provincia e del comune che si è svolta ieri, ma, come riporta il Movimento, il sindaco di Scarlino, Maurizio Bizzarri, aveva dato parere negativo perché «Tale riunione alla quale presenzieranno gli organismi tecnici ed istituzionali provinciali, non è purtroppo aperta al pubblico e neppure potrà esserlo, ma ti posso garantire – scrive il sindaco nella nota riportata dal Movimento – la massima trasparenza ed informazione come sempre è stato subito dopo l’incontro. D’altra parte al tavolo NON sono seduti mafiosi, o massoni o chissà chi, ma i rappresentanti delle istituzioni locali e i tecnici delle aziende pubbliche di controllo, che hanno il solo scopo di lavorare e fare il bene dei cittadini e del territorio. Se manca la fiducia in tali presupposti, la soluzione non è partecipare ad una riunione, ma la rivoluzione civile, l’anarchia o qualcos’altro… Con stima il Sindaco Maurizio Bizzarri»

«Preso atto della risposta del sindaco Maurizio Bizzarri – affermano dal Movimento 5 stelle – e tenendo conto del fatto che il principio della massima trasparenza ed informazione dovrebbe essere garantito, il Movimento 5 stelle di Follonica chiede pubblicamente di poter venire in possesso del regolamento per il quale il pubblico è escluso da questi tavoli tecnici. Essere fiduciosi nelle istituzioni non equivale al lasciarsi totalmente nelle mani dei propri rappresentanti, in quanto il cittadino possiede comunque il diritto di partecipare a ciò che da vicino lo riguarda, come nel caso della salute. La sovranità infatti è del popolo che, eleggendo i propri rappresentanti, delega a loro l’amministrazione e la gestione dello stato, delle regioni, delle province e dei comuni, ma possiede nello stesso momento il diritto incondizionato di controllarne l’operato.»

 

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