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Provincia in allarme: la qualità dell’aria della Maremma è “buona”, ma i controlli sono a rischio

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GROSSETO – Si è svolta, a Palazzo Aldobrandeschi, la conferenza provinciale di Arpat, l’agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana. Un incontro che viene effettuato ogni anno per la verifica dello stato di attuazione delle attività in corso e per la programmazione di quelle dell’anno successivo, sulla base delle proposte di Enti locali e privati.

Dalla comunicazione di Arpat risulta che la qualità dell’aria è buona in tutta la provincia di Grosseto, comprese le aree industriali di Scarlino e Follonica, dove la centralina mobile, durante l’anno, ha sempre rilevato valori molto al di sotto dei limiti di legge.

Valori buoni anche per quanto riguarda la qualità delle acque, in riferimento sia alla depurazione civile che industriale. E’ stata registrata qualche criticità nel corso dell’anno nel comune di Follonica, dove il depuratore, nel periodi di massimo utilizzo per la presenza di turisti, e durante le intense piogge dello scorso novembre, ha creato qualche problema di scarico sul canale Solmine.

Arpat ha anche comunicato che le analisi effettuate dopo l’alluvione, sulle acque della Laguna di Orbetello, dimostrano che tutti i valori sono rientrati nella normalità.
Quindi, il quadro complessivo che è emerso è molto buono.

“La nota dolente – spiega Patrizia Siveri, assessore all’Ambiente della Provincia di Grosseto – riguarda la programmazione 2013: la Provincia, infatti, fa uno sforzo notevole per mantenere in piena efficienza la rete delle centraline utilizzate da Arpat per il monitoraggio della qualità dell’aria a Grosseto, Follonica e Scarlino, spendendo per la loro manutenzione, oltre 120mila euro all’anno. Tra l’altro la centralina mobile utilizzata nei comuni di Follonica e Scarlino necessita di una manutenzione straordinaria che costerà alla Provincia di Grosseto 40mila euro. Se non ci saranno modifiche rispetto all’attuale previsione dei trasferimenti statali, non saremo in grado, l’anno prossimo, di investire queste risorse e quindi, sarà a rischio un servizio fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e per la tutela della salute dei cittadini, che è quello del controllo pubblico della qualità dell’aria. Ci dispiace, che nonostante questa grande incognita, alla conferenza provinciale di Arpat non sia intervenuto neppure un rappresentante dei Comuni di Follonica e Scarlino.”

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