
di Daniele Reali
GAVORRANO – C’è un comune in Maremma che più di altri viene guardato con attenzione in vista delle prossime amministrative del 2013. Quel comune è Gavorrano e l’interesse che arriva dalla politica provinciale, regionale e non solo è legato soprattutto al suo recente passato elettorale. Nel 2013 gli elettori di Gavorrano si troveranno per la terza volta in quattro anni a scegliere il loro sindaco, un record forse anche a livello nazionale e un primato che sicuramente racconta una storia difficile fatta di due legislature, o sarebbe meglio dire consiliature, finite troppo presto. Dal 2009 insomma Gavorrano è alla ricerca di un sindaco e di una stabilità amministrativa che non riesce a trovare.
Ripercorrere la storia di questi ultimi tre anni potrebbe sembrare anche complicato, ma fatto sta che nel 2013 Gavorrano ritrova l’appuntamento con il voto. Si capisce senza spiegazioni che quella della prossima primavera sarà un’elezione importante e fondamentale e per questo tutti gli schieramenti che un anno fa si sfidaraono alle urne hanno dato inizio da tempo alla “grandi manovre”.
Tra le certezze per il futuro c’è ancora Massimo Borghi (nella foto), eletto per due volte e per due volte, per motivi diversi, tornato al suo lavoro di dipendente comunale prima della fine del mandato che gli elettori gli avevano affidato. Borghi ci sarà anche nel 2013. Lui stesso lo aveva annunciato nel marzo scorso. A sostenerlo la coalizione che in questo momento, senza primo cittadino, governa il comune: Comitato Gente Comune, Sel, Verdi e Psi. Una coalzione che è «aperta» come disse lo stesso candidato ad altre forze che fanno riferimento al centrosnistra e che potrebbe anche allargarsi: rumors di paese infatti sussurrano di alcuni contatti con l’Italia dei Valori. Borghi a parte il resto è tutto un cantiere.
Il centronistra un anno fa si presentò diviso in tre tronconi. Gli altri due, oggi minoranza in consiglio comunale, e cioè Pd e Gavorrano Democartica, stanno da tempo lavorando su più fronti. Per ora, a dire la verità, possibili accordi non sono nemmeno nell’aria e si si votasse domani il centrosinistra si ripresenterebbe con tre liste.
A rimescolare però la situazione, insieme alla volontà di riportare l’unità a sinistra di una frangia minoritaria, presente in tutti gli schieramenti, potrebbero essere anche le primarie nazionali. Gavorrano, da buon laboratorio politico, vede infatti una situazione “frizzante” anche per le primarie del 25 novembre prossimo: sul territorio sono nati i comitati per Bersani e per Renzi e anche Vendola avrà una spinta particolare considerando la forza di Sel sul territorio. Ma che cosa può accadere? Questo è difficile dirlo ora, ma si può dire intanto quello che è già accaduto: Pd, Sel e Partito Socialista si sono dovuto sedere al tavolo organizzativo per le primarie e quindi avere contatti più serrati di quanto non hanno di solito maggioranza e opposizione. Allo stesso tempo gli esponenti del Psi hanno aderito al comitato per Bersani che per la maggior parte è costituito da “democratici”. Sul fronte Renzi invece Daniele Tonini dopo la rottura con il Pd è uno degli uomini di spicco che sostiene a livello provinciale e a Gavorrano il sindaco di Firenze: con lui nel comitato locale pro Renzi ci sono anche esponenti del comitato Gente Comune come Fabio Cheli. Vendola invece può contare sull’appoggio naturale di Borghi così come quello di Nicola Menale assessore in carica e segretario di Sel.
Contatti, confronti, avvicinamenti e riposizionamenti: tutte mosse che potrebbero avere un seguito anche a livello locale e che sicuramente daranno corpo a quello che vogliamo definire come l’effetto primarie. Tra l’altro non viene esculsa nemmeno l’ipotesi che per la scelta del candidato il Pd possa ricorrere all’arma delle primarie locali: di partito o di coalzione dipenderà proprio dalle mosse di questi giorni. Di nomi e candidati invece finora ne sono stati fatti tanti, ma nessuno sembra avere basi fondate. Nei corridoi delle segreterie però un nome che piacerebbe a tanti e che avvicinerebbe gli schieramenti della sinistra, tutti o quasi, ci sarebbe: non sarebbe un esterno, ma un ammnistratore che ha già dimostrato di saper ricoprire la carica di primo cittadino. Trattandosi di indiscrezioni però il nome rimane un tabù anche se l’identikit sembra chiaro.
Effetto primarie nel centrosinistra, ma anche nel centrodestra dove sono al centro del dibattito politico e dell’agenda dettata da Berlusocni: a Gavorrano quella di Jurij Di Massa è ancora la figura più forte insieme a quella del coordinatore del circolo Pdl Muriel Berretti e chissà che anche per la corsa a sindaco, come a livello nazionale, il candidato del centrodestra sia scelto proprio con le primarie.