Cultura

Ottobre rosa si apre con la mostra collettiva di tre artiste

di Barbara Farnetani

GROSSETO – Tre artiste, tre donne che hanno scelto modi diversi di esprimere la propria creatività: acquerelli, fotografia, scultura. È la mostra “L’arte come espressione del proprio vissuto” che vede esposte, nell’ambito dell’Ottobre rosa, il mese mondiale della prevenzione organizzato e voluto dall’associazione Serenamente Onlus, opere di tre artiste locali: la giovane scultrice Chiara Dondi, la fotografa ritrattista Ilaria Franchini, e il medico con la passione per le vedute Paola Panconi.

«Sono Fiorentina di nascita – afferma Ilaria Franchini – mi sono trasferita in Maremma per amore. A lungo la fotografia è stata una passione più che un lavoro, passavo le ore in camera oscura, fino a quando non ho deciso di fare questo lavoro seriamente. Sono diventata assistente di vari fotografi, poi mi sono trasferita a New York per un master. Quindi il mio ritorno in Italia, a Roma, dove mi sono dedicata ai ritratti, quelli degli attori, o le foto delle modelle. A Grosseto il titpo di lavoro che facevo è quasi impossibile, e così ho diversificato, ho illustrato un libro per esempio, anche se continuo a fare ritratti» nella mostra, che resterà visitabile alla Camera di commercio di Grosseto sino a domani, domenica 7 ottobre, Franchini espone una serie di ritratti, tutti femminili, foto che risalgono al suo poeriodo americano mescolate a scatti più recenti, in digitale e analogico.

È una passione più che un lavoro, invece quella di Paola Panconi, medico di famiglia, per cui dipingere è «un rifugio per ritrovare me stessa, i miei sogni.» Dipinge volti, quelli di familiari e amici, ma quello che predilige sono le vedute della Grosseto com’era. Scorci ricavati da vecchie foto, da cartoline, o ancora da ritagli di giornale «foto spesso piccolissime» sottolinea.

È giovanissima l’eclettica scultrice Chiara Dondi, solo 24 anni, da sempre interessata al mondo dell’arte. «Dopo il Liceo Artistico – affarema Dondi –, sono andata “a bottega”, come si faceva una volta, da un artista amico di famiglia (a fianco una delle opere in mostra). Quando non lavoro da lui creo nel garage di casa. Tutte le mie opere parlano di me – sottolinea – anche se ce ne sono alcune a cui sono particolarmente legata e da cui so che non mi separerò mai.» Lastre di ceramica, alabastro, legno, filo di rame, pietra, marmo, creta. Sono molti e diversi i materiali lavorati dalla scultrice Dondi, che a settembre ha partecipato ad una collettiva a Montieri con i “Pittori del Golfo del sole” e che si trova alla sua seconda mostra. «Esporre le proprie opere è un po’ mettersi a nudo – afferma con un pizzico di timidezza – anche se spero che questa grande passione divenga prima o poi un lavoro vero e proprio»

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