Attualità

Pineta di Marina, subito 250 mila euro dal comune per i primi interventi

di Daniele Reali

GROSSETO – È il comune di Grosseto a promuovere i primi interventi nella pineta di Marina di Grosseto dopo il devastante incendio del 18 agosto scorso. L’amministrazione Bonifazi ha messo a disposizione 250 mila euro che serviranno per una serie di opere di manutenzione sui 26 ettari di pineta di proprietà del comune.

Si tratta di sette porzioni di terreno che non sono stati colpiti dall’incendio e che quindi possono essere da subito inseriti nel progetto di manutenzione e valorizzazione: tra queste soltanto una, l’area del depuratore, è stata lambita dalle fiamme.

Un primo passo che viene mosso in parallelo con altre iniziative. Proprio in questi giorni sono a lavoro i tecnici di Comune, Provincia, Regione, Forestale e Sorpintendenza alle Belle Arti per redigere un regolamento sulla gestione delle pinete che dovrà tracciare il percorso per i futuri interventi.

«L’obiettivo dell’amministrazione – ha detto Bonifazi – è quello di avere prescrizioni per una corretta manutenzione» (nella foto da sinistra: Ennio Maria di Natali, Emilio Bonifazi, Arturo Bernardini).

Una serie di regole dunque a cui tutti i proprietari, pubblici e privati, dovranno attenersi. Per questo durante l’iter di formazione del regolamento saranno coinvolti insieme alle istituzioni anche i proprietari privati.

In totale dal confine con Castiglione della Pescaia a Principina a Mare la pineta si estende per 1.200 ettari e la quota di proprietà del comune è soltanto una piccola parte del patrimonio inestimabile che questo simbolo della Maremma rappresenta. Tra i proprietari, sono circa un centinaio e anche questo può rappresentare un ostacolo per coordinare interventi e progetti, ci sono anche il demanio marittimo (31 ettari) e il demanio dello stato (48 ettari). Il resto, a parte il 26 ettari del comune di Grosseto, è proprietà privata.

Per quanto riguarda l’area colpita dall’incendio, in totale 55 ettari, il piano operativo di intervento prevede «una prima fase – come ha spiegato Ennio Maria di Natali, funzionario del settore lavori pubblici – durante la quale la pineta sarà messa in sicurezza»: gli operatori per eliminare il pericolo saranno impegnati a controllare albero per albero. Solo al termine di questo lavoro complesso inizierà la seconda fase, quella del ripristino. Nei giorni scorsi grazie ai rilievi con il Gps è stato possibile individuare con precisione il territorio colpito dall’incendio. All’interno di quest’area sono state definite tre zone in base al danno. La più estesa, 31 ettari, è stata classificata come danno molto forte: qui quasi il 90% delle piante non sarà recuperabile.

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