Attualità

Nuove povertà: alla Caritas in 23 mila alla mensa diocesana

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GROSSETO – La crisi si fa sentire ad ogni livello. Sono aumentate, secondo i dati Caritas, le famiglie in difficoltà. Nell’ultimo anno sono stati 3.500 coloro che hanno chiesto di accedere al servizio alimenti della Caritas Grosseto, delle 15 caritas parrocchiali della città, e di quelle più periferiche che fanno comunque parte della Diocesi grossetana. Ad essere forniti non solo generi alimentari, ma anche abbigliamento e servizi come la possibilità di accedere a bagni e docce. 23 mila gli accessi alla mensa diocesana di via Alfieri, e 5 mila i contatti avuti dai 16 centri di ascolto per la distribuzione di pacchi viveri, contributi economici per affitti, utenze, acquisti medicinali e molto altro ancora. I dati, che sono stati resi noti dal direttore della Caritas diocesana Don Enzo Capitani, sono emersi dal censimento sulle opere socio sanitarie e socio-assistenziali promosso ogni dieci anni su scala nazionale dai Vescovi italiani. «Sono numeri che rivelano l’attuale crisi di fiducia e di prospettive, – afferma Don Enzo Capitani – ma anche l’operato solidale di quell’arcipelago cattolico che, insieme con le diverse iniziative istituzionali cerca di essere degno dei nuovi poveri. Il rimando è a quella fantasia della carità che, con discrezione e delicata prossimità, fronteggia le emergenze sociali edificando la speranza.»

Dal censimento affiora, davanti alla crisi in atto, una molteplicità di interventi, in parte nuovi e in parte dentro l’ordinarietà, che si realizzano in termini di servizi strutturati continuativi e servizi-risposte meno organizzati, ma comunque molto importanti, per la presa in carico dei bisogni ordinari per far fronte ai bisogni. Fiducioso il vicedirettore della Caritas Luca Grandi: «sono i segni di speranza censiti in una diocesi, quella di Grosseto, che ha visto nascere e vede operare ogni giorno, senza sosta, 31 organismi di solidarietà ordinaria a sostegno della famiglia multiproblematica, 15 Caritas parrocchiali animate da 42 persone, e 21 associazioni cattoliche nelle quali donano la loro opera circa 300 volontari che offrono servizi gratuiti di vicinanza ad anziani, minori, immigrati e diversamente abili. Il censimento Caritas rivela sì i dati di una umanità ferita ma anche quelli della solidarietà, strutturata in diverse iniziative di prossimità, abitate da tanti volti intenti a costruire umilmente la speranza con il generoso impegno quotidiano.» Numeri particolarmente importanti in una Diocesi, come quella grossetana, che con le sue 50 parrocchie e i suoi 1.239 km quadrati di territorio, racchiude in sé 114.062 abitanti.

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