Attualità

Rione in festa per Giada Castelli, Miss Carnevale

di Annalisa Mastellone

FOLLONICA – Nel rione 167 Ovest-Campi Alti al Mare si continua a festeggiare la fascia di “Miss Carnevale 2012” conquistata dalla reginetta Giada Castelli. Sulle sette bellezze in gara, la giuria – un’estetista, un critico d’arte e un presentatore di una tv locale – ha scelto lei, la “dea del mare” sul gigante rossoblù “Ripigliatevi tutto”, che domenica sera è stata incoronata la “più bella” della XLV edizione della più popolare kermesse del Golfo. Dopo la seconda sfilata allegorica del pomeriggio, il Carnevale Follonichese è proseguito al ristorante “The Trotter” per il veglione tutto dedicato alle reginette, durante il quale sono stati conteggiati i voti che la giuria aveva dato alle miss nel corteo in maschera, valutandone abito, acconciatura, ballo, portamento e sintonia col tema del carro. La migliore “pagella” quella di Giada Castelli, che si è aggiudicata la “corona” quasi col massimo dei voti. Sul podio insieme a lei, è salita Viola Bartocci del Senzuno (“2012: Cartolina Maya”), romana,17 anni, follonichese da 3, seguita da Rachele Creatini per Cassarello (“E = mc2…ovvero si salvi chi può’”), 21 anni, studentessa.

Unica nota “stonata” nella serata di festeggiamenti che ha visto l’elezione della Miss, una polemica scoppiata al momento della premiazione, che potrebbe portare a una modifica del regolamento della kermesse: al centro, il costume indossato dalla “più bella”. Quando il presidente del comitato carnevalesco Domenico Lo Bianco ha pronunciato il nome della vincitrice, dal pubblico son levate delle voci di protesta, tra cui su tutte quelle di alcune sarte dei rioni, che hanno fatto notare che il vestito di Giada Castelli è stato comperato in un negozio e poi modificato per la kermesse. Mentre i vestiti delle altre reginette sono stati tutti laboriosamente cuciti e confezionati nei lunghi mesi di preparazione alle sfilate. “Le reginette – è stato sottolineato tra le urla – devono essere messe tutte sullo stesso piano: il Carnevale vive grazie alle sarte dei rioni, e ai bellissimi costumi che ogni anno si impegnano a creare per miss e figuranti. Tutto per tener viva la manifestazione”. Come spiegato da Giada Castelli, non senza un pizzico di amarezza per la polemica sollevata appena subito dopo la sua incoronazione , “il mio rione è rimasto senza sarta, e chi cuciva gli altri costumi per la parata non se la sentiva di occuparsi anche del mio. Così abbiamo deciso di cercarlo per negozi, e quello che l’abbiamo poi scelto è stato modificato e rivisitato per la manifestazione. Non ho nulla da nascondere”.

“Al momento il regolamento non vieta di acquistare gli abiti – ha subito replicato Lo Bianco -. I presidenti che ritengono opportuno segnalare questo problema, possono chiedere di inserire l’argomento all’ordine del giorno delle prossime riunioni del comitato. Il regolamento può essere rivisto, se tutti i rioni sono concordi su questa necessità”. Quindi tutto in regola.

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