
di Daniele Reali
Gavorrano – Il caso ineleggibilità finisce in Corte d’appello. Domani potrebbe essere una giornata decisiva per il proseguimento della legislatura in corso e per il mandato che il sindaco Massimo Borghi ha ricevuto dagli elettori di Gavorrano nelle amministrative del maggio 2011. A Firenze è stata convocata infatti per domani (24 gennaio) alle 11,30 (è l’ultima in calendario) l’udienza nella quale sarà discussa in secondo grado la condizione di ineleggibilità del sindaco Borghi. In primo grado il Tribunale di Grosseto aveva accolto il ricorso presentato dalla Prefettura emettendo una sentenza che dichiarava Massimo Borghi ineleggibile e la conseguente decadenza dalla carica di sindaco. La questione ineleggibilità era nata per la mancata presentazione della domanda di aspettativa da parte di Borghi nei tempi previsti (era stata presentata in ritardo). Gli effetti della sentenza di primo grado però erano stati sospesi: il collegio difensivo di Borghi aveva deciso di presentare ricorso in Corte d’Appello e portare la questione al secondo grado di giudizio.
Per domani dunque è atteso il pronunciamento da parte del Collegio uno della sezione civile di Firenze. Difficile capire cosa succederà. Le ipotesi sono molteplici perché sono diverse le possibilità che si potrebbero aprire nel caso di una decisione o dell’altra. Nel caso in cui venisse ribaltata la sentenza di primo grado e quindi fosse “smentito” il Tribunale di Grosseto, il sindaco Borghi rimarrebbe in carica e proseguirebbe nel suo mandato fino alla scadenza naturale nel 2016 (difficile pensare che il prefetto presenti ricorso in cassazione).
Nel caso che sia confermata la sentenza dello scorso 15 settembre invece Borghi potrebbe lasciare perché dichiarato decaduto con Gavorrano che si incamminerebbe “d’ufficio” verso la strada delle elezioni nella prossima primavera. Al suo posto guiderebbe la giunta il vicesindaco Elisabetta Iacomelli che si occuperebbe di traghettare il Gavorrano al voto, anche se qualcuno parla ancora di possibilità che il comune possa essere commissariato (e sarebbe la seconda volta in pochi mesi). Sempre nel caso di giudizio “negativo” per Borghi ci potrebbe essere la possibilità di ricorrere al terzo grado, la Cassazione, che però si esprime sulla legittimità del processo e non tanto sul merito delle decisioni prese dai giudici.
Tra le possibilità però, e nemmeno tanto remote, ci potrebbe essere anche uno “slittamento” dell’udienza di domani ad altra data e questo, vista la legge che riguarda il rinnovo dei consigli comunali e le date stabilite e certe per la convocazione dei comizi elettorali e quindi delle elezioni, potrebbe cambiare molte carte in tavola.