Gavorrano – L’Unesco apre la porta a Grosseto e alla Maremma. È stato inaugurato venerdì scorso, 21 ottobre 2011, il Centro Unesco Grosseto Maremma, il primo ad essere creato in provincia di Grosseto e il nono in Toscana, che ha fatto il suo debutto con la tavola rotonda “Il Centro Unesco Grosseto Maremma: le politiche culturali per lo sviluppo locale sostenibile”.
Il “battesimo” è avvenuto al Parco Nazionale delle Colline Metallifere, che con il Centro condivide il “marchio” Unesco essendo entrato nella Rete Mondiale di Geoparchi Unesco proprio un anno fa, e che ha dato ospitalità al nuovo membro della “famiglia” (nella foto in alto uno dei momenti della tavola rotonda di Gavorrano).
Al tavolo del presidente del Centro Unesco Grosseto Maremma, Sergio Vasarri, gli amministratori dei tre livelli di governo: il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi e il collega di Gavorrano Massimo Borghi, il presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras e l’assessore regionale all’Ambiente Anna Rita Bremerini, questi ultimi, con Luca Agresti, membri del comitato del Parco. Insieme a loro, il preside della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Siena Luca Verzichelli e la presidente del Club Unesco di Pisa, Franca Fascetti Vitale, con il professor Giovanni Fascetti. Il presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, Giovanni Puglisi, e la presidente della Federazione italiana Centri e Club Unesco, Maria Luisa Stringa, che non hanno potuto raggiungere Gavorrano per il nubifragio che ha colpito ieri la capitale, hanno inviato i loro saluti ed auguri. Un augurio è arrivato anche dal senatore Guido Possa, membro della VII Commissione (Cultura) del Senato.
Davanti a una folta platea – in sala anche il comandante della compagnia dei carabinieri di Grosseto, Edoardo Campora e il presidente del Rotary Club di Grosseto, Pasquale Sposato – il “padrone di casa”, Luca Agresti, presidente del Parco, ha aperto i lavori dando il benvenuto al Centro e sottolineando come la sua nascita sia sintomo della sensibilità del territorio verso le tematiche della cultura e della promozione, «una sensibilità i cui frutti si leggono anche nei risultati del Parco, che conta 85mila presenze all’anno».
Il presidente del Centro, Sergio Vasarri, ha sottolineato come il Centro voglia essere promotore di una cultura inclusiva, che non si soffermi solo sul patrimonio storico, artistico e ambientale ma abbracci anche il patrimonio culturale fatto di tradizioni locali. «Il nostro primo target – ha spiegato Vasarri – sono le scuole dove abbiamo in programma una campagna di sensibilizzazione e informazione sulle possibilità che l’Unesco e le organizzazioni internazionali possono offrire ai giovani. Non è ammissibile che, nell’accesso alle informazioni, ci sia un divario tra i ragazzi che abitano nelle grandi città e quelli che abitano nei piccoli centri. Per questo il primo passo sarà promuovere l’ingresso delle scuole grossetane del Network delle scuole associate Unesco, l’ASPNet, Associated Schools Project Network».
Oltre alle scuole, il Centro propone attività per tutti i cittadini. A fianco delle iniziative locali in occasione delle Giornate Mondiali Unesco, offre la possibilità ai cittadini di “sponsorizzare” le candidature di siti di interesse locale _ monumenti, parchi, riserve, paesi _ nella lista dei siti patrimonio Unesco. Una carta vincente per dare al territorio quel riconoscimento che è sicura garanzia di interesse turistico e, di conseguenza, economico. «E questo grazie a uno staff di professionisti giovani, che hanno avuto o hanno ancora, ciascuno nel proprio campo, esperienze fuori Grosseto e vogliono metterle a disposizione del loro territorio».
Testimonianza ne è l’esperienza pisana che la presidente del Clun Unesco di Pisa, Franca Fascetti Vitale, con il professor Giovanni Fascetti, hanno illustrato nel loro intervento, al termine del quale hanno regalato al presidente Vasarri la medaglia di riconoscimento del Club pisano, che il prossimo anno compie 30 anni di attività. «È sempre un’emozione – ha spiega il professor Fascetti – assistere alla nascita di un nuovo Club, una nuova stella nel cielo luminoso dell’Unesco».
Il professor Luca Verzichelli, che ha anche portato il saluto del rettore e del prorettore dell’Università di Siena, ha salutato la creazione del Centro Unesco citando Bianciardi e la sfida della periferia non integrata che cerca di uscire dalla sua condizione. «L’università crea esperti e competenze, ma questo non è possibile se non si dà la giusta motivazione. E iniziative come quella del Centro Unesco servono a creare motivazione».
Un’idea sostenuta anche dal sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, che ha indicato il Centro «come nuovo valido interlocutore», e dal Presidente della Provincia, Leonardo Marras, che, inoltre, ha sottolineato come «a fianco delle risorse che già ci sono, è importante il lavoro culturale, anche perché a fronte di un calo della produzione del turismo balneare, aumentano le presenze nelle città d’arte. È chiaro che la crisi porta un cambiamento anche dell’offerta e del territorio».
«Se qualche anno fa avessero detto che a Grosseto nasceva un Club Unesco, avremmo avuto delle perplessità perché il nome dell’Unesco è di solito accomunato a luoghi dal grandissimo valore storico-artistico, come Firenze, Venezia…», ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente, Anna Rita Bramerini. «Il fatto che nasca a Grosseto è indice di un cambiamento».
Hanno concluso l’incontro i poeti in ottava rima Benito Mastacchini e Irene Marconi, dell’Associazione “Sergio Lampis”, che hanno dedicato un’ottava proprio alla nascita del Centro e al tema della promozione culturale.
In Toscana esistono già otto Centri e Club Unesco: Firenze (uno dei primi Centri Unesco al mondo), Pisa, Arezzo, Siena, Lucca, Carrara, Montecatini, Vinci. Oltre un centinaio sono i centri e club in Italia, dove hanno fatto la loro comparsa a partire dagli anni Settanta, mentre nel mondo si contano circa 3.700 associazioni, centri e club Unesco in più di 100 stati nel mondo.