Attualità

Black out di Aurba, si blocca anche Il Giunco.net

Aruba

Incendio alla “server farm” del provider italiano con sede ad Arezzo:per dodici ore anche il nostro blog è scomparso dalla rete

Giuncarico – Venerdì 29 aprile 2011 sarà ricordato come il giorno del black out di Aruba, il provider italiano leader nella gestione dei siti internet nel nostro paese. A causa di un incendio che si è sviluppato in una delle sale a servizio delle banche dati della “server farm”, il cuore dell’azienda toscana con sede ad Arezzo, si è verificato un vero e proprio balck out che ha interessato migliaia di siti internet in tutta Italia provocando il più esteso blocco mai registrato su internet nel nostro paese.

Anche il Giunco.net è rimasto vittima del black out della rete: per dodici ore il nostro blog è stato oscurato da internet, come se fosse stato cancellato dalla rete. Il nostro staff è stato impegnato alcune ore per cercare di garantire un rapido ripristino di tutte le funzionalità del blog e sopratutto per recuperare tutti i dati presenti nei server che sono stati interessati dal black out.

Come ha annunciato anche da Aruba l’incendio ha interessato soltanto la sala dove risiedono le unità per la continuità elettrica e non le sale dati dove sono ospitati i server che contengono i dati di migliaia di siti internet, da quelli amatoriali a quelli professionali. Già dalle prime ore del pomeriggio il Giunco.net è tornato on line e a disposizione dei lettori e in tarda serata sono state ripristinate tutte le sue funzionalità. Il Black out infatti aveva colpito anche il sistema di funzionamento del nostro indirizzo di posta elettronica. Problemi tutti risolti e superati tanto che oggi abbiamo “aperto” il nostro blog con una lettera inviataci da uno dei nostri lettori.

Ci scusiamo con tutti i visitatori che non sono riusciti a connettersi con il nostro sito durante la prima parte della giornata di ieri e speriamo che in futuro nel caso di nuovi blocchi improvvisi e non dipendenti dalla nostra volontà si riesca a tornare disponibili alla lettura il primo possibile. In tutta questa vicenda vogliamo ringraziare voi cari lettori che ci siete stati vicini anche durante questa piccola disavventura.

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