Decisione choc dei consiglieri democratici: «sindaco populista e demagogo, è un Berlusconi qualunque»
Gavorrano – Colpo di scena nella crisi istituzionale del comune di Gavorrano. I 9 consiglieri del Partito Democratico, firmatari della mozione di sfiducia nei confronti di Massimo Borghi, hanno presentato in blocco le loro dimissioni, provocando così lo scioglimento del consiglio comunale e la conseguente fine anticipata della legislatura. Con la loro decisione di dimettersi infatti i consiglieri faranno mancare al consiglio comunale il numero minimo di membri che deve essere garantito per legge facendo decadere consiglio, sindaco e giunta. Una mossa quella dei democratici che pone fine alla lunga querelle tra Borghi e Pd anticipando così la conclusione di una crisi che si sarebbe prolungata almeno fino al 25 settembre, giorno in cui si sarebbe dovuta svolgere la “seduta finale” sulla sfiducia.
Ma quali sono i motivi di una decisione così drastica? I consiglieri democratici si sono affidati ad una nota congiunta nella quale si parla di una situazione divenuta ormai insostenibile per i continui attacchi da parte del sindaco, per la campagna propagandistica che sta conducendo e per aver utilizzato la sua carica istituzionale per fini meramente elettorali. «Non possiamo esimerci – scrivono i consiglieri – dal rilevare come Borghi stia sfruttando il suo ruolo istituzionale ed i mezzi che questa posizione gli mette a disposizione, per dar luogo ad una campagna elettorale senza precedenti». Il primo esempio che viene indicato dai democratici riguarda il sito internet del comune di Gavorrano. «Nel consultare il sito on line del Comune di Gavorrano – aggiungono – che, istituzionalmente dovrebbe essere atto all’informazione dei cittadini circa le iniziative promosse dall’intera Amministrazione, abbiamo trovato un suo appello alla serenità». Si tratta dello stesso appello di cui abbiamo parlato noi in uno dei nostri articoli nel quale compare anche una descrizione molto colorita dei rapporti politici attuali all’interno del centrosinistra. «Questo Sindaco – scrivono ancora – una volta in più, viene a dimostrarci quale sia il suo modo di intendere la sua funzione istituzionale. Una volta in più dimostra quale sia il suo primario interesse, al di là delle “dichiarazioni di intenti” proclamate pubblicamente».
“Operazione dimissioni”: 9 consiglieri del Partito Democratico si sono dimessi provocando lo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale di Gavorrano e la fine della legislatura
Non ci sono giustificazioni e non ci sono appelli. La scelta dei 9 consiglieri è netta e senza tentennamenti. In dieci giorni, spiegano i consiglieri, Borghi ha compiuto una serie di azioni di senso contrario rispetto alla volontà di distensione di cui più volte ha parlato. Si riferiscono in particolare alla convocazione del consiglio comunale. Per i democratici Borghi avrebbe avuto l’intenzione di dare vita ad una seduta di consiglio “sui generis”: «Il Sindaco – si legge nella nota dei consiglieri – non vuole un Consiglio Comunale ma, dietro la falsa riga della ricerca di trasparenza e partecipazione, maschera la volontà di dar luogo ad un comizio di apertura della campagna elettorale sotto i riflettori, con tanto di ultras pronti a fischiare o applaudire. Noi non ci faremo trascinare nello scontro e vogliamo risparmiare a Gavorrano questo tristissimo spettacolo, che servirebbe soltanto ad aumentare lo smarrimento politico dei nostri cittadini».
«In questi giorni ci sono state una serie infinta di provocazioni, strumentalizzazioni e atti di propaganda elettorale. Noi ancora una volta subiamo gli atti scellerati di un Berlusconi qualunque, populista e demagogo. Purtroppo c’è solo un modo per fermare la sua azione e permettere a Gavorrano ed ai suoi cittadini di uscire da questo pericoloso stato di disorientamento che il Sindaco ha innescato; è un altro atto forte e grave, di cui noi dovremo nuovamente prenderci la responsabilità, per il bene della nostra comunità: le nostre dimissioni dal Consiglio Comunale.Da domani si potrà pensare ai problemi delle persone e ad un nuovo progetto di sviluppo economico, sociale e culturale per Gavorrano. Di questo ce n’è un grandissimo bisogno ed il Pd è pronto a fare la sua parte».
L’operazione dimissioni è stata presentata ieri sera dai consiglieri ai membri dell’Unione Comunale che hanno approvato la linea dura proposta dal «gruppo dei 9». Adesso al di là dei tempi tecnici che la legge prevede non ci dovrebbero essere più passaggi sostanziali per la procedura di commissariamento. Il commissario prefettizio che sarà nominato a breve con un decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Interno svolgerà le funzioni amministrative di competenza del sindaco occupandosi dell’ordinaria amministrazione. Poi in primavera, contestualmente alla tornata elettorale amministrativa che in provincia di Grosseto interessa già altri cinque comuni tra cui il capoluogo, gli elettori di Gavorrano torneranno alle urne per scegliersi un nuovo sindaco.