La Lista Fabiano contro i giochi della politica
Riconoscimento internazionale: opportunità di crescita
Gavorrano – Dalla lista di minoranza “Una nuova storia” parte la critica bipartisan alla politica sul “caso nomine” del Parco Nazionale delle Colline Metallifere. Male ha fatto, scrivono i tre consiglieri di opposizione in consiglio comunale, il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo a non saper o a non voler prendere una decisione per risolvere i problemi delle nomine del comitato di gestione del Parco, male hanno fatto gli esponenti locali del centrosinistra che, come si legge nella nota della Lista Fabiano, avrebbero dato vita ad una guerra in famiglia sulle “nomine del territorio”.
È in dubbio, mettono in evidenza dal gruppo consiliare di minoranza, che a questo punto, alla vigilia della visita dei commissari internazionali per la verifica degli standard del Parco, necessari ad entrare a far parte della rete europea dei Geoparchi Unesco, che questa rappresenta una opportunità per il futuro di tutto il territorio e la speranza è quella di poter ottenere il via libera per raggiungere un traguardo molto importante per tutto il comprensorio delle Colline Metallifere e in particolare per Gavorrano, dove il Parco ha sede.
«I valutatori dell’Unesco sono alle porte – si legge nella nota della lista “Una nuova storia” – , stanno per bussare a quella del Parco Minerario. Se andrà tutto bene, cioè se il Parco Minerario entrerà a far parte dei Geo-Parchi d’Europa, saremo tutti felici e contenti, per le notevoli opportunità di crescita che verrebbero attribuite al nostro territorio. Va detto che questa visita altro non è che l’atto conclusivo di un lavoro già avviato e compiuto, a suo tempo, dal Comitato di Gestione provvisorio guidato da Hubert Corsi».
«Però, se il buongiorno si vede dal mattino, le cose non si mettono affatto bene. Perché diciamo così? Semplice, perché da quando è decaduto Corsi alla guida del Parco Minerario, fino ad oggi tutti hanno dato il meglio di se stessi per complicare le carte in tavola. Tutti sapevano che il 31 marzo 2010 sarebbe scaduto l’incarico a Hubert Corsi ed al Comitato che lui presiedeva da quando il decreto ministeriale DEC/DCN/440 del 3 giugno 2002 costituì il Comitato di Gestione Provvisoria del Parco.
Lo sapeva anche il ministro Prestigiacomo che ha sonnecchiato a lungo sulla materia, per poi far uscire dal cilindro (con ingiustificabile ritardo) come successore di Corsi il nome di Luca Agresti, bancario e responsabile grossetano del PDL. Lo sapevano i politici del centrosinistra, i Sindaci delle Colline Metallifere, il PD che in questa fetta di Maremma ha la guida politica del territorio da sempre. E qui, le guerre in famiglia, i lunghi coltelli, i ricatti e le minacce, hanno fatto passare altri due mesi di tempo per cercare di trovare un accordo sui nomi delle persone da inserire nel nuovo Comitato del Parco del “dopo Corsi”.
«Tra i sonni del Ministro – scrive ancora il gruppo guidato da Fabrizio Fabiano (nella foto a destra) – e le lotte intestine del centrosinistra, se ne sono andati circa 4 mesi, i quali dovevano invece servire a ben preparare la visita dell’Unesco del 4 e 5 agosto prossimo. Ma se andrà male, i colpevoli dovranno esser cercati sia nel Governo Italiano sia nei Comuni del nord Maremma, della Provincia e della Regione Toscana. E nel PD grossetano.
Si tratta di persone che della politica continuano a farne un uso essenzialmente personale e strumentale, dimenticando troppo spesso che la politica è servizio ai cittadini elettori. Chi è eletto deve rispondere prima di tutto ai cittadini che lo hanno scelto, anziché usare la carica elettiva per altre finalità.
La Prestigiacomo da una parte, i politici del Centrosinistra maremmano dall’altra, hanno fatto sì che gli ispettori Unesco al loro arrivo a Gavorrano il 3 agosto, non troveranno nemmeno l’Organo di Gestione in carica. Troveranno tante buone parole, foto, cataloghi, video, progetti, tanti sorrisi d’occasione e chissà cos’altro.
Ministero dell’Ambiente e Politici grossetani ci hanno dormito sopra, dimostrando grave noncuranza (il primo) ed incapacità amministrativa (i secondi). Non ci resta che sperare, ancora una volta, nella buona sorte».