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Geoparco, quando il territorio si ribella

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Grosseto – La Provincia di Grosseto ha proposto ai sette Comuni e alla Comunità Montana delle Colline Metallifere di rompere gli indugi e ha invitato i verificatori nominati dall’Unesco per valutare i requisiti del Parco archeo minerario delle Colline Metallifere rispetto all’inserimento nella rete dei Geoparchi dell’organizzazione dell’Onu.

«Questa decisione – spiega il presidente della Provincia, Leonardo Marras – è la conseguenza delle procedure insopportabilmente lunghe di rinnovo del comitato di gestione del Parco da parte del ministero dell’Ambiente. Il rischio che corriamo, infatti, dopo il rinvio del sopralluogo dei verificatori da parte dell’Unesco, è quello di perdere definitivamente l’occasione del riconoscimento di “Tuscan Mining Geopark”, con l’inserimento nella rete internazionale dei geoparchi dell’Unesco. Un circuito culturale e scientifico di grande prestigio, che è in grado di promuovere il nostro Parco ed il suo territorio in ambito internazionale con ricadute molto positive sotto il profilo turistico».

La proposta: saranno gli enti locali ad invitare direttamente la commissione per visitare il territorio per Parco delle Colline Metallifere

«La “Global Unesco Network of Geoparks”, infatti – aggiunge Marras -, è attualmente composta da 57 parchi tematici sparsi nel mondo (37 dei quali fanno parte della rete europea) che rispondono a rigidi requisiti qualitativi quanto a criteri di conservazione della “eredità geologica” e di fruizione da parte del pubblico.
Ricordo che il consiglio del Parco è scaduto il 31 marzo di quest’anno, e che da quel momento non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale sulle intenzioni del ministero dell’Ambiente, nonostante tutte le Istituzioni facenti parte del Parco avessero più volte chiesto lumi.
In questa empasse incredibile e incresciosa, nel frattempo, pur essendo stato approvato il bilancio consuntivo 2009 e quello preventivo 2010, non è stato né prorogato né rinnovato il comitato di gestione provvisoria. Una situazione di stallo che ha pesanti ricadute sul personale dipendente, sui progetti in corso di recupero dei siti, e che rischia di vanificare gli ottimi risultati in termini turistici ottenuto in questi otto anni di lavoro».

«Per tutti questi motivi – conclude il presidente Marras – abbiamo deciso di comune accordo di non attendere oltre, e di invitare i verificatori dell’Unesco nella settimana dal 1° all’8 agosto, facendoci carico della loro ospitalità».

Daniele Reali
2 Giugno 2010 alle 8:37
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