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Riapre il Cinema Stella: appuntamento con “Sulla mia pelle”

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GROSSETO – Riapre il Cinema Stella e la sala d’essai di Grosseto riserva ai suoi affezionati frequentatori il film “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini che racconta gli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi.

Da domani, giovedì 20 settembre, fino a domenica 23 settembre (ore 17 e 21.15 – ingresso 7 euro – 5 euro tesserati DLF)  è in programma il film che ha letteralmente invaso pagine di giornali, siti web e social network tra polemiche e recensioni positive che lo hanno consacrato come uno dei migliori film di questo inizio stagione dopo l’anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia e l’uscita in contemporanea in sala e su Netflix.

Alessio Cremonini, alla sua opera seconda anche se “Sulla mia pelle” risulta essere il suo primo film perché il primo dal titolo “Border” non è mai uscito in sala dopo la breve vita alla Festa del Cinema di Roma di qualche anno fa, conferma le doti autoriali raccontando senza retorica l’ultima settimana di vita di Stefano Cucchi, un’odissea tra caserme dei carabinieri e ospedali, un incubo in cui un giovane uomo di 31 anni entra sulle sue gambe ed esce come uno straccio sporco abbandonato su un tavolo di marmo. Con tocco asciutto, deciso ed empatico, Cremonini grazie ad una forte interpretazione di Alessandro Borghi, porta lo spettatore negli inferi della breve vita di Cucchi. Quando Stefano Cucchi muore nelle prime ore del 22 ottobre 2009, è il decesso in carcere numero 148. Al 31 dicembre dello stesso anno, la cifra raggiungerà l’incredibile quota di 176: in due mesi trenta morti in più. Nei sette giorni che vanno dall’arresto alla morte, Stefano Cucchi viene a contatto con 140 persone fra carabinieri, giudici, agenti di polizia penitenziaria, medici, infermieri e in pochi, pochissimi, hanno intuito il dramma che stava vivendo. È la potenza di queste cifre, il totale dei morti in carcere e quello del personale incontrato da Stefano durante la detenzione che hanno spinto il regista del film, a raccontare la sua storia: sono numeri che fanno impressione, perché quei numeri sono persone.
Come dichiarato dallo stesso regista, “Sulla mia pelle” nasce dal desiderio di strappare Stefano alla drammatica fissità delle terribili foto che tutti noi conosciamo, quelle che lo ritraggono morto sul lettino autoptico, e ridargli vita.

Info: www.cinemastella.com

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