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“L’invenzione della quercia”: a Sorano la mostra fotografica di Vincenzo Cottinelli

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Vincenzo Cottinelli
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SORANO – Il fotografo bresciano Vincenzo Cottinelli ha alle spalle una lunga carriera di ritrattista di personaggi della cultura mondiale e di reporter di storie sociali con pubblicazioni ed esposizioni in Italia e nel mondo (lo scorso anno a Pitigliano per commemorare Tiziano Terzani).

Ha al suo attivo 7 libri fotografici: l’ultimo, ora in uscita, realizzato con il sostegno di Banca Tema, si intitola L’invenzione della quercia: esperimento fotografico su pellicola in bianco e nero nella Maremma toscana.

Recentemente Cottinelli ha incontrato la Maremma Toscana a Montecavallo (fra Sovana e Saturnia) con le sue grandi querce. È stata una folgorazione. Il fotografo ha affrontato la quercia, nella sua bellezza, non con la precisione amatoriale, turistica, da calendario botanico, ma con la libertà stilistica delle foto ai sali d’argento su pellicola medio formato in bianco e nero con delle vecchie fotocamere “a rullo libero”. Con scatti scivolati, multipli, irregolari, ha raccontato la quercia come se fosse in atto un colossale esperimento: la sua “invenzione” in un grande laboratorio all’aperto dove strutture, forme, rami, foglie, tronchi vengono sviluppati, agitati, rimescolati sotto la pressione di forze potenti, spinti verso l’alto o trascinati lungo l’orizzonte, senza pace, alla ricerca di un modello grafico ed estetico originale, sotto il sole che domina, rivela, nasconde con l’ombra, o sotto la protezione delle nubi.

Cottinelli ha descritto una bellezza ruvida, sconvolgente e assoluta. Nello stesso tempo, con la dichiarazione d’amore alla quercia, ha reso omaggio alla grandiosità della Maremma tutta. Ne ha ricavato un centinaio di stampe di grande formato (fino a metri 2,50 di lato) per la mostra nel “Cortilone” di Sorano (straordinario edificio délabré del 1500, già granaio della famiglia Orsini, ora della Fondazione Piccolomini-Sereni che generosamente lo mette a disposizione) dal 31 agosto (vernissage ore 18) al 28 settembre (ingresso libero h.11-19 tutti i giorni salvo il lunedì). L’allestimento, sia per la dimensione delle immagini, sia per il fascino degli spazi, creerà un’atmosfera unica e suggestiva, come una selva incantata dentro antiche pareti.

Vincenzo Cottinelli (Brescia, 1938) ha lavorato con le agenzie Grazia Neri a Milano e Opale a Parigi. Fotografa in modo analogico e in bianco e nero. Ha pubblicato fra l’altro su: Io Donna, La Repubblica delle Donne, Linea d’Ombra, Diario, The European, Yediot Aharonot, Literary Monthly of Israel, il Corriere della Sera, Le Monde, The Independent, Frankfurter Allgemeine Zeitung, Graphis New York. Oltre 70 volumi in tutto il mondo (8 Meridiani Mondadori) hanno in copertina suoi ritratti dell’autore o foto emblematiche.
Mostre personali: in Italia oltre 50. All’estero negli Istituti italiani di Cultura di Vienna, Berna, Londra, Tel Aviv, l’Avana, Praga; a Parigi nella Galerie Tour de Babel. Principali libri fotografici: Sguardi, 1995; Volti dell’impegno, 1998; Philobiblon, 2001; Tiziano Terzani – Ritratto di un amico, 2005; La domenica, arabo, 2005; Il Sogno del Giardino, 2012; Visages de la culture italienne, 2013; Personaggi, 2015.

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