Massa marittima

La maggioranza: «I Repubblicani volevano rompere. L’opposizione è più facile del governo»

municipio Massa Marittima

MASSA MARITTIMA – “Abbiamo visto sulla stampa dei giorni scorsi la soddisfazione dei consiglieri Repubblicani nel definirsi opposizione e nel proclamare la costituita alleanza con la Lega e con Massa Comune”.

A scriverlo, in una nota, il Partito democratico e Sinistra italiana.

“L’entusiasmo con cui viene annunciata questa alleanza politica getta una nuova luce sulle vicende che hanno visto uscire i Repubblicani dalla maggioranza – proseguono -. Nella fase di crisi che ha preceduto l’uscita, infatti, i repubblicani hanno mostrato una irremovibile volontà di rompere, rifiutando di avviare un confronto politico aperto con le forze che sostengono Insieme per Massa.

La disponibilità ad aprire tavoli politici allargati per superare la fase di crisi era stata ampiamente dimostrata da Pd E Si con proposte concrete di risoluzione alle questioni poste dai Repubblicani (non ultima la vicenda delle commissioni). La risposta è stata sempre un gioco al rialzo senza la minima volontà di confronto. L’alleanza con la Lega e Massa Comune francamente fa leggere ora con occhi diversi quella ostinazione.

Quando forze politiche diverse avviano un percorso comune, sempre è richiesto un impegno maggiore e la ferma volontà di superare i problemi confrontandosi e anche scontrandosi per trovare quelle soluzioni che si rivelano poi le migliori.

Poi c’è il carico del governare che significa stare sulle questioni, spesso sulle emergenze, quasi sempre con risorse insufficienti e con scarsa possibilità di manovra mentre la cittadinanza è pressata da problemi urgenti.

L’assessore repubblicano Luca Santini ha provato l’esperienza del governo della città, ha lavorato con entusiasmo e grande impegno e con la stima di tutti, in particolare delle componenti politiche di Massa Avanti Insieme. Semmai, è da sottolineare, Santini ha dovuto lavorare subendo gli attacchi, in Consiglio o sui media, che provenivano proprio dalla sua parte politica.

Lasciare il governo della città dopo pochi mesi apre a molti dubbi. In quei mesi si erano verificate divergenze all’interno della maggioranza, incomprensioni errori; ma c’erano anche tutti gli strumenti e la disponibilità da parte di Pd e Si per superare quella crisi. Il progetto di Massa Avanti Insieme era importante e innovativo per tutte le componenti politiche che lo avevano costruito e il suo valore meritava quella forte determinazione e quell’impegno che avrebbe permesso di superare la crisi.

Ma l’opposizione è più facile del governo, è più divertente. Si lanciano progetti che si sanno irrealizzabili e si incarica chi governa di realizzarli; si passa il tempo sui social perché non c’è da lottare fra i bisogni della gente e la scarsità dei bilanci; spesso non ci si impegna neppure a ragionare su un progetto per il futuro. Francamente i Repubblicani con cui abbiamo lavorato non li vediamo in questo contesto.

Entrando nel merito delle questioni sollevate dalla minoranza in Consiglio Comunale e riprese nella conferenza stampa preme rilevare la assoluta mancanza di una sostenibilità economica delle proposte avanzate, non è con il populismo e la demagogia che si affrontano i problemi; se quelle proposte fossero state approvate si sarebbe gettato il comune nel dissesto finanziario.

Amministrare non significa promettere ciò che non si può mantenere ma affrontare i problemi là dove sono, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, oltre alle difficoltà delle imprese, emergeranno sempre più quelle dei lavoratori stagionali, dei precari delle famiglie dal reddito incerto e l’amministrazione saprà farsene carico: le proposte delle minoranze disconoscevano totalmente i bisogni di queste categorie – concludono Pd e Si -. Ne consegue che, a fianco di interventi sulla Tari e sulla Cosap a favore delle imprese penalizzate dal coronavirus si implementerà il fondo per i bisogni sociali”.

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