Orbetello

Vigilanza spiagge, Pci: «La giunta Casamenti lontana dalla realtà»

Manifestazione antifascista Anpi 8 settembre 2018 Pci Partito comunista italiano

ORBETELLO – La segreteria del PCI di Orbetello e Albinia ritiene «sbagliate le scelte della Giunta Casamenti in merito alla vigilanza sulle spiagge e denuncia l’assenza dell’amministrazione di destra sulle politiche a sostegno delle famiglie, delle imprese e dei servizi locali».

L’annuncio del piano spiagge di Andrea Casamenti, secondo la segreteria del Pci, «prevede l’affidamento della vigilanza a soggetti del volontariato che operano nell’associazionismo socio – sanitario, settore chiamato ad altri e specifici compiti di aiuto alla popolazione».

Secondo il Pci «se l’amministrazione intendeva avvalersi anche del volontariato, doveva prendere accordi con altro tipo di associazioni come quelle che si occupano di protezione civile, le quali hanno una vocazione più attinente alla tipologia di servizio richiesto. Non solo ma questo servizio poteva essere affidato, secondo il PCI, a persone in difficoltà economica garantendo a queste almeno un minimo di sostegno al disagio che gli effetti collaterali del covid sta provocando nel tessuto sociale. Ma Casamenti e la sua maggioranza evidentemente hanno poca attenzione anche su altre questioni».

«Una per tutte: l’acquisto di generi alimentari per chi è caduto nell’indigenza, è rimasto disoccupato o è andato a finire in quella cassa integrazione che per molti ancora non arriva, ha visto l’investimento delle risorse previste dal governo Conte. Il comune ha speso quei soldi ma non ha previsto nessuna misura che implementasse il fondo con risorse comunali, questo dice tutto sull’assenza dell’amministrazione dalla realtà in cui si trovano molte famiglie della laguna».

«Sulla sanità chirurgia e ortopedia sono tornate a Grosseto, la ASL annuncia il ritorno alla normalità che parte mandando a casa 100 dei 120 infermieri assunti per l’emergenza covid così anche il presidio ospedaliero e i servizi territoriali torneranno non a quello che c’era prima del virus ma a condizioni peggiori. Questo perché le liste di attesa di patologie non curate come per i cardiopatici, i soggetti in chemioterapia, gli interventi chirurgici ed altro, sono aumentate e, alle porte di una stagione estiva già dimensionata, i servizi ai cittadini come quelli sanitari, dovevano poter contare sul potenziamento del personale e non su un ritorno al passato. Anche in queste tematiche Casamenti e la sua giunta latitano o forse sono complici di un meccanismo che sino ad oggi ha prodotto tagli e disastri sulla pelle dei cittadini».

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