Piombino

Coronavirus, il sindaco: «Poste amputa il servizio sul territorio. Penalizzate le categorie più fragili»

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PIOMBINO – “La chiusura di tutte le filiali di Poste Italiane della città e del territorio è una decisione unilaterale che, nonostante la gravità dell’emergenza che stiamo tutti attraversando, poteva essere condivisa poiché è una amputazione di un servizio essenziale”. A scriverlo, in una nota, il sindaco Francesco Ferrari.

“Un servizio di prima necessità per una nutrita parte della popolazione più fragile e tecnologicamente meno attrezzata per poter sopperire in altro modo a queste difficoltà – prosegue -. Proprio per questo lo scorso primo aprile il vicesindaco Giuliano Parodi ha inviato a Poste Italiane una lettera per chiedere la riapertura minima anche di un solo giorno a settimana della filiale di Populonia Stazione. Stessa cosa potrebbe essere chiesta per la frazione di Riotorto”.

“Se da un parte è comprensibile la salvaguardia della salute dei dipendenti di Poste Italiane – va avanti il sindaco -, dall’altra ci appare incomprensibile che queste tutele vengano operate senza tenere in considerazione le effettive necessità dell’utenza in un momento così drammaticamente straordinario”.

“Utenza che necessariamente dovrà spostarsi e conseguentemente dovrà esporsi al rischio di assembramento nell’unica sede che risulterebbe aperta, quella centrale – conclude Ferrari -. Ci auguriamo che Poste Italiane voglia al più presto rimodulare un servizio che concili sicurezza dei dipendenti con esigenze dei cittadini di tutto il territorio”.

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