Artigiani

Lamioni: «Teniamo duro. Dal 23 marzo sedi periferiche di Confartigianato di nuovo aperte»

Giovanni Lamioni

GROSSETO – «È indubbiamente un momento drammatico, forse il più difficile che abbiamo dovuto fronteggiare da anni. Tante imprese del territorio hanno affrontato la guerra, l’alluvione e le varie crisi di passaggio. Stavolta è diverso, stavolta affrontiamo qualche cosa che non ha precedenti. Non sappiamo né quanto durerà, né quanto ci costerà» a parlare è il presidente di Confartigianato Giovanni Lamioni.

«Un clima surreale in cui tante della nostre imprese sono aperte; piccole botteghe sotto casa e stabilimenti di produzione in periferia; oggi più che mai il mondo si dovrebbe rendere conto che siamo il motore del paese.
Un motore però che è sempre bistrattato dalle istituzioni, un motore a cui è stata riservata ben poca benzina in questo ultimo decreto, che ci auguriamo sia solo un piccolo assaggio di ciò che verrà fatto per sostenere la piccola e media impresa italiana».

«Fino ad adesso i vari decreti economici hanno visto salvaguardare il bene più prezioso per molti di noi: la salute e il bene dei nostri collaboratori – prosegue Lamioni -; ci attendiamo che a breve però arrivi sostegno anche per le nostre imprese. Da sempre ci distinguiamo: non vogliamo aiuti, elemosina; siamo artigiani, siamo piccoli imprenditori e professionisti: chiediamo solo di lavorare, o di poter essere messi in condizione di farlo.
Dal canto nostro abbiamo scelto di comunicare soltanto dati ufficiali, in un momento così drammatico abbiamo ritenuto che la priorità sia dare informazioni e contribuire al primo obiettivo di questo momento: la salute di ogni singolo cittadino».

«Anche la squadra di dipendenti e funzionari Confartigianato Grosseto è ovviamente colpita da quanto sta accadendo, ma i dipendenti sono comunque raggiungibili telefonicamente la mattina, e da lunedì 23 marzo le sedi periferiche saranno nuovamente aperte per dare risposte ai tanti artigiani; risposte su temi fiscali, del credito, della gestione dei collaboratori e anche solo per un confronto».

«La famiglia Confartigianato in questo momento è quanto mai compatta e vi prego di contattarci per ogni necessità. Non vi saluto con quegli slogan che oggi vanno tanto di moda, da quel “io resto a casa” per molti di noi inapplicabile, dato che siamo comunque al lavoro, a quel “andrà tutto bene” che appare più un gesto di scaramanzia che di speranza. Vi saluto con un teniamo duro. Ci sarà un paese con un’economia da ricostruire e come sempre saremo chiamati noi a farlo. Noi piccoli, capaci di grande cose. Vi giunga il mio abbraccio, non virtuale, ma forte e vicino e anche quello di tutta la famiglia di Confartigianato Grosseto».

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