Grosseto

Bonus facciate: Cna scrive ai Comuni per chiedere maggiori incentivi per le famiglie e le imprese

Annarita Bramerini

GROSSETO – La legge di Bilancio dà la possibilità di recuperare il 90 per cento della somma investita. Alcuni Comuni della Toscana stanno ideando benefit ulteriori, come l’esenzione dal pagamento della Tosap per l’uso del suolo pubblico. Bramerini: “Una misura che permette di rendere più belli i nostri centri abitati e di dare nuovo impulso al settore delle costruzioni”.

Una richiesta da Cna Grosseto a tutti i sindaci della provincia per incentivare il ricorso al bonus facciate, previsto dall’ultima legge di Bilancio. Con la norma, infatti, è stata istituita una misura incentivante che permette di recuperare il 90 per cento dei costi sostenuti per interventi di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici collocati nelle fasce A (centri storici) e B (alta urbanizzazione).

“Si tratta di un provvedimento importante – spiega il direttore di Cna Grosseto Anna Rita Bramerini – perché permette di migliorare i nostri centri urbani e consente alle famiglie di recuperare una parte importante delle somme investite. Se a queste misure previste dallo Stato, se ne aggiungessero altre previste dai Comuni, questo contribuirebbe a rilanciare anche il comparto edile, che per decenni è stata la locomotiva della nostra economia provinciale, ma che sta continuando ad attraversare una fase critica molto profonda”.

“Sappiamo che alcuni Comuni della Toscana – aggiunge Bramerini – stanno per attuare alcune azioni che vanno ad aggiungersi al ‘bonus facciate’, rendendolo ulteriormente appetibile. Si parla ad esempio della esenzione, per un periodo di 120 giorni, dal pagamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico se all’intervento sulle facciate, incentivato dallo Stato, si aggiungesse un intervento di riqualificazione energetica, come il cosiddetto ‘cappotto termico’, oppure infissi ad hoc”. “La misura potrebbe essere estesa – spiega Massimiliano Di Rosa, portavoce edili della Cna, anche alle aree in fascia C, ovvero le periferie a più bassa urbanizzazione, ma qualsiasi altro incentivo simile sarebbe sicuramente un contributo concreto al rilancio del settore”.

Nei giorni scorsi Cna Toscana si è mossa attraverso l’Anci per chiedere di diffondere fra tutti i Comuni della regione, le buone pratiche ideate di alcuni di essi. “Noi – continua Bramerini – visti i buoni rapporti che abbiamo con le amministrazioni del territorio, abbiamo deciso di farlo direttamente, rendendoci disponibili anche ad incontrare i rappresentanti delle istituzioni, considerando la portata della misura che si estende a tutti i contribuenti, compresi i titolari di reddito d’impresa, ovvero anche alberghi e società che detengono immobili strumentali all’attività”.

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