Emergenza

Coronavirus: appello degli infermieri. «Insieme ce la facciamo. Aiutateci»

Nicola Draoli

Il Presidente dell’Ordine provinciale degli infermieri e Infermieri pediatrici di Grosseto, Nicola Draoli, rinnova l’invito alla popolazione a rispettare le misure di contenimento e rivolge un incoraggiamento a tutti i professionisti e gli operatori sanitari: «Insieme, tutti uniti, ce la faremo! Ai cittadini diciamo “aiutateci ad aiutarvi”».

«Stiamo affrontando – dice Draoli – una situazione fuori dall’ordinario. In Maremma probabilmente la situazione percepita dalla popolazione è quella di un qualcosa che non ci riguarda. Ad oggi quello che i più stanno percependo è una limitazione imposta ad alcuni servizi sanitari non urgenti e la privazione di una vita sociale ordinaria e capiamo la frustrazione e il disappunto. Ma non è così».

«Oggi abbiamo il privilegio di anticipare e prevenire la situazione che altre Regioni stanno vivendo. Ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. In questi giorni tutti noi abbiamo ricevuto delle regole da seguire da parte delle Istituzioni. È importante prendere la consapevolezza che queste sono l’unico modo che abbiamo per ridurre i contagi (e quantomeno dilazionarli nel tempo, in modo da ridurre l’iperafflusso alle strutture sanitarie). Oggi è fondamentale che tutti vi si attengano».

«Verrà il momento in cui tutto questo sarà passato. E sarà allora che potremo concederci e apprezzare maggiormente i “piccoli piaceri” della vita quotidiana. Adesso la cosa più importante è tutelarci e tutelare il bene comune. Perché la situazione riguarda il bene di tutti. I numeri ci dicono che ad essere colpiti più duramente sono anziani e polipatologici, ma non per questo chi è giovane e in buona salute deve essere noncurante delle indicazioni date. I giovani che non avvertono il pericolo hanno comunque degli anziani nella loro famiglia e a loro devono pensare. Ai giovani quindi chiediamo il maggior sforzo di responsabilità nel sospendere le loro attività socializzanti ora e subito. Così come chiediamo supporto a tutti i cittadini a non usufruire se non costretti dei servizi sanitari programmabili, non urgenti, non indispensabili. A non farsi accompagnare se non strettamente necessario».

«A nulla serviranno i check point, le mascherine, la chiusura degli ambulatori se la popolazione non si attiene alle ordinanze. Arriverà anche il momento di fare la conta dei danni economici certamente. Ma oggi è importante preservare la salute di tutti ed in particolare di chi lavora in prima linea, infermieri medici e non solo. E’ importante preservare la tenuta del Servizio Sanitario che non può permettersi che si ammalino troppe persone contemporaneamente. Qualcuno parla di eroi. Noi siamo professionisti che fanno il loro lavoro e oggi qualcuno si rende conto di quale prezioso lavoro è il nostro e quanto sia così poco remunerato e valorizzato. Ma eroi possiamo esserlo tutti. Voi per primi».

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