Grosseto

Cgil: «Al Cemivet a rischio la formazione dei maniscalchi civili. Chiederemo un incontro al Ministero»

Salvatore Gallotta

GROSSETO – «Al Centro militare veterinario di via Castiglionese – spiega il segretario generale della Fp Cgil, Salvatore Gallotta – è oramai chiaramente a rischio la formazione dei maniscalchi civili, che per un decennio, fino al 2017, sono stati regolarmente istruiti e formati dal personale in servizio al centro. Quello che più ci preoccupa come Cgil Fp è la sospensione dei bandi per l’acquisizione della qualifica di maniscalco aperti all’utenza esterna verificatasi nel biennio 2018-2019, e a questo punto sicuramente anche per il 2020. Il problema, infatti, sta nella carenza di un paio di addetti professionali alla mascalcia, in grado di svolgere i corsi di formazione».

«Questo avviene nel contesto dell’incertezza sul futuro mantenimento delle fattrici per l’attività di riproduzione dei cavalli da sella, che potrebbero essere definitivamente trasferite al centro di Montelibretti (Roma). Nonostante nel novembre 2019, il Ce.Mi.Vet. abbia ricevuto la cittadinanza onoraria dal Consiglio comunale di Grosseto, in virtù della sua operatività sul nostro territorio da 150 anni».

«Stando così le cose, ci chiediamo se la mancata copertura di questa carenza d’organico da parte dell’Esercito, con un’inerzia evidente del Comando locale, non corrisponda alla volontà manifesta di non dar il giusto valore a tale storica attività artigianale, che ha un rilievo particolare per i numerosi allevamenti equini presenti sul nostro territorio. La figura del maniscalco professionale, infatti, può costituire un interessante sbocco lavorativo per molti giovani, non solo nella nostra realtà. Ed è un presidio fondamentale per la tutela di una tradizione radicata nel nostro territorio, basata sulla trasmissione di antiche competenze professionali».

«La Cgil Fp, inoltre, non può che costatare come non sia stata risolutiva neanche la recente visita dei politici eletti nel territorio. Che avevano dichiarato il proprio impegno per far istituire un albo nazionale dei maniscalchi, e l’impegno a far riaprire i bandi per gli esterni al Ce.Mi.Vet».

«Infine, in linea generale, riscontriamo delle criticità nella gestione ordinaria dell’Ente dovute probabilmente all’avvicendamento del comandante per la conclusione del suo mandato. Ma soprattutto per i numerosi pensionamenti che hanno interessato il personale civile, che sconta una riduzione inaccettabile dei ranghi con particolare riferimento ai settori storici di attività del centro. Situazione che si sovrappone a un ricorso eccessivo alle esternalizzazioni».

«Tutto ciò considerato – conclude Gallotta – la Funzione pubblica della Cgil chiede la celere riapertura della scuola di mascalcia ai civili che intendano acquisire la qualifica di maniscalco. E per questo prende l’impegno a incontrare al più presto i responsabili gerarchicamente superiori al comando del Ce.Mi.Vet presso gli alti vertici del Ministero della Difesa».

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