Massa marittima

Pci: «Il Comune vuole affidare il Falusi alla Asl o al Coeso. E spunta il nome di un presidente senese»

Barzanti Fedeli

MASSA MARITTIMA – «Alla fantasia non c’è mai fine ed esauriti tutti i possibili nomi, per la presidenza del Falusi spunta un amministrativo di una Rsa di Siena, al quale probabilmente verrà affidata anche la presidenza dell’Istituto» afferma la segreteria del Pci delle Colline Metallifere.

«Non è una novità che a Massa si attinga all’esterno per la guida delle istituzioni. Al di là dei curriculum, meriti, esperienze, queste operazioni mettono in luce come sempre più l’amministrazione sia chiusa nel fortino del palazzo comunale e le decisioni, su tutta la comunità, siano riservate a pochi eletti del Pd, blindando qualsiasi tipo di confronto che faccia crescere i valori locali presenti».

«Così, dopo non avere rispettato i termini di scadenza previsti per le nomine degli enti derivati, una vera e propria inadempienza nei confronti di norme precise da parte del sindaco e della maggioranza, che ha visto anche interrogazioni e richieste di intervento di organismi superiori, si fa finta che nulla sia accaduto e si va verso soluzioni anomale che regalano pace e tranquillità all’amministrazione massetana» continua il Pci.

«Intanto la situazione dell’Istituto verte in grave difficoltà con un disavanzo ancora in crescita ed un manager esterno, un uomo forte, probabilmente allineato, è la figura che ci vuole, al quale affidare quei percorsi di risanamento economico senza che alcuna responsabilità cada su personaggi della politica locale. Il nuovo presidente farà e disfarà a suo piacimento e, compiuta la missione, se ne andrà per i suoi lidi e lascerà quello che ha fatto o disfatto come patrimonio alla comunità. Il Pci avrebbe preferito una persona conosciuta, residente nello stesso territorio, espressa come spetta dalla maggioranza senza ricorrere a figure esterne che vengono portate alla guida delle nostre istituzioni come se non ci fosse nessuno in grado di farlo».

«Fatto il presidente tutto si placherà, si normalizzerà e quei processi di tutela dell’Istituto, pieni di tanta approssimazione e con una netta chiusura alla partecipazione, torneranno ad essere nascosti procedendo verso l’ennesimo e lento spegnimento di una realtà, come quella del Falusi, importante per servizi e lavoro. Secondo il Pci la vera operazione che il comune sta conducendo è quella di andare verso l’affidamento del Falusi al Coeso o alla Asl per liberarsi di un peso scomodo che porta grane politiche e questa operazione viene affidata proprio ad un esterno».

«Un istituto sul quale tutte le responsabilità sono state scaricate sulle spalle dell’ultimo presidente, Sandro Poli, lasciato volutamente solo che ha fatto scelte aspramente criticate dal Pci ma che almeno una propria idea l’aveva espressa. L’amministrazione e la maggioranza Pd, sul Falusi, se ne sono stati a guardare per 5 anni, sposando in pieno la tesi del Sindaco che, come ha fatto in altre occasioni, se ne è lavato le mani, scaricando le responsabilità ad altri, quasi l’istituto fosse cosa che non lo riguardasse non svolgendo il ruolo affidatogli dai cittadini. Prova ne è che nel programma di mandato di Massa Avanti Insieme non vi è riferimento all’istituto, pur trattandosi di una realtà dipendente dal comune di Massa Marittima che ha sempre rappresentato e si è distinta per i suoi valori in termini di eccellenza dei servizi e occupazione. Questo è il giudizio del PCI e se in questa vicenda le strade intraprese saranno altre, non ci sentiamo sconfitti perché i veri sconfitti sono una comunità, un territorio e tutti i cittadini, da metodi di governo e scelte non condivise ma imposte, da un sistema nel quale il consenso e i numeri contano più dei contenuti, dei servizi e della partecipazione».

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